Viaggio ai confini di un altro comunicare

Arriva in sala “Quando tu sei vicino a me”, il film documentario girato da Laura Viezzoli all’interno del Centro della Lega del Filo d’Oro di Osimo, punto di riferimento in Italia per le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali

Viaggio ai confini di un altro comunicare

Ad Aldo piacciono i film di Alberto Sordi, Monica Vitti e Carlo Verdone. Non li può vedere, ma li ha ascoltati tante volte. A maggio arriva in sala “Quando tu sei vicino a me”, il film documentario girato da Laura Viezzoli all’interno del Centro della Lega del Filo d’Oro di Osimo, vicino ad Ancona, punto di riferimento in Italia per le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali come Aldo, che non vede e ha un ritardo cognitivo. Un microcosmo con una straordinaria concentrazione di linguaggi diversi – come il metodo Malossi, la Lis tattile, il pittografico, l’oggettuale, il Tadoma e altri creati ad hoc in base alle esigenze di ogni persona – dove si bisticcia, si impara e si scherza e dove regna, a dispetto dei limiti fisici, una intensa vita affettiva e comunicativa. E dove l’ok alle riprese, con la consapevolezza di arrivare a un pubblico, è stato dato toccando telecamera e microfono.

“Se non poter vedere, parlare e sentire sono le premesse per un isolamento assoluto, cosa succede a chi non ha questi strumenti?”. La regista lascia aperto questo interrogativo, ma ci riporta all’essenza di un concetto: al di là dei codici espressivi, la comunicazione esiste solo se c’è interazione con l’altro. “Non si tratta solo di contatto fisico, ma di una conoscenza vera e profonda: comportamentale, emotiva, di prossimità”. Non a caso il documentario si intitola “Quando tu sei vicino a me”. Il film nasce sia da motivazioni personali – la regista aveva fatto volontariato nel Centro della Lega del Filo d’Oro di Osimo quando era un’adolescente – sia da motivazioni professionali: “Ovvero raccontare con il mezzo audiovisivo quel tipo di diversità, perché in fondo i bisogni primari rimangono gli stessi per tutti”, commenta Laura Viezzoli.

Il film prodotto da Ladoc con Rai Cinema, e già premiato alla sua anteprima al Ji.hlava International Documentary Film Festival, sarà proiettato nelle Marche dal 2 al 7 maggio (rispettivamente ad Ancona, Senigallia, Urbino, Fano, Pesaro e Ascoli Piceno), arriverà nelle sale della Lombardia dal 9 al 14 maggio (Treviglio, Milano, Settimo Milanese, Sesto San Giovanni e Brugherio), il 16, 17 e 18 sarà rispettivamente a Napoli, Capua e Avellino, il 26 maggio a Pisa e il 27 a Roma (nella locandina cinema e orari). Con questo ultimo documentario Laura Viezzoli continua il suo viaggio ai confini della comunicazione. Un percorso iniziato con “La natura delle cose”, in cui, nel dialogo fra la regista e un teologo malato di Sla, emergeva una vivacissima ricchezza interiore a dispetto dell’immobilità del corpo. (mt)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)