Una giornata con i volontari del cibo: richieste aumentate del 40%
In un video del Csv Lazio il racconto dell'attività che quotidianamente si svolge nel magazzino del Banco Alimentare ad Aprilia. Nel 2019 ha distribuito circa 3.500 tonnellate di cibo a 75 mila persone, attraverso 400 enti non profit. "A fare i conti con la crisi sono sempre più le famiglie monoreddito"
Mentre l’emergenza sanitaria sembra essersi ridimensionata, l’emergenza sociale sta esplodendo ora. Il volontariato, che la osserva e la vive da vicino, si è già mobilitato per contrastarla.
Ad Aprilia, ad esempio, c’è il magazzino del Banco Alimentare del Lazio, una realtà non profit che raccoglie derrate alimentari e le distribuisce in tutta la regione, attraverso associazioni di volontariato, Caritas parrocchiali e diocesane, mense e così via: un arcipelago di organizzazioni laiche, cattoliche e protestanti che si occupano di povertà. In questo modo nel 2019 ha distribuito circa 3.500 tonnellate di cibo a 75mila persone, attraverso 400 enti non profit.
Ma ora la situazione è cambiata, tanto che in soli quattro mesi, da gennaio ad aprile 2020, sono già state distribuite 1.800 tonnellate di cibo.
“Al Banco arriva il 40% di richieste in più rispetto al 2019, a cui si aggiungono le 36mila persone che fanno capo ai centri operativi di coordinamento gestiti dai Comuni” (un anello di collegamento tra Prefettura, Comune e Terzo settore che si attiva per le emergenze), spiega Giuliano Visconti, presidente del Banco Alimentare Lazio.
Il Csv Lazio ha raccontato l’esperienza del Banco in un video di stretta attualità: si intitola “Dal banco alle persone. Storie e strade della solidarietà in emergenza”, girato da Francesco Paolucci per il Csv e disponibile sul canale YouTube di centro di servizio regionale. Il video descrive una giornata nel magazzino di Aprilia, con le testimonianze di alcuni dei 50 volontari che vi si alternano (una decina al giorno) e quelle delle associazioni che distribuiscono il cibo ai poveri.
“Cresce il numero delle persone che non riescono neanche a fare la spesa e a fare i conti con la crisi sono sempre più le famiglie monoreddito, e dove uno o più componenti svolgevano lavori stagionali, o non tracciati. – spiega ancora Visconti – Noi comunque ci siamo e non lasceremo soli i servizi sociali dei Comuni”.
Il banco raccoglie prodotti alimentari che arrivano dal fondo Agea (il fondo europeo di sostegno all’indigenza) oppure attraverso quello che chiamano “canale industriale”, cioè grazie al recupero delle eccedenze alimentari. Durante l’emergenza sono arrivate donazioni in cibo da privati, come il comico romano Maurizio Battista, che ha raccolto e donato 20mila euro in prodotti. O come diverse aziende o anche semplici lavoratori, che hanno donato il loro monte-ore.
“L’esperienza del Banco Alimentare, che raccontiamo in questo video – dice Paola Capoleva, presidente del Csv Lazio – conferma ancora una volta l’importanza del volontariato che, grazie al suo radicamento nel territorio e alla vicinanza che potremmo definire “fisica” alle persone e alle famiglie, non solo coglie i bisogni, ma mette in campo velocemente risposte. E che facendo questo – conclude – non solo aiuta chi si trova in difficoltà, ma contribuisce a costruire coesione sociale in una situazione sottoposta a rischi di disgregazione sempre più forti, man mano che crescono povertà e disuguaglianze”.