Ucraina e servizio civile, Cnesc: "Coerente con la finalità di difesa nonviolenta della patria"
Apprezzamento per la pubblicazione della circolare sull'impiego di operatori volontari nell’emergenza ucraina. La Conferenza: "Non recepita la proposta di interventi a sostegno dei campi profughi nei paesi confinanti, persa occasione"
La Conferenza nazionale enti per il servizio civile (Cnesc) esprime "apprezzamento per la pubblicazione della Circolare recante indicazioni per l’impiego di operatori volontari del Servizio Civile Universale nell’ambito dell’emergenza ucraina per offrire soccorso alla popolazione vittima del conflitto, ucraina e non".
“Si tratta di una circolare coerente con la finalità del servizio civile di difesa non armata e nonviolenta della Patria, che recepisce diverse proposte avanzate dalla Cnesc, - si legge in una nota - tra cui l’integrazione di attività di accoglienza e assistenza della popolazione con attività legate alla sensibilizzazione sulle tematiche della pace e del conflitto, al monitoraggio e la promozione dei diritti umani, all’educazione alla pace”.
La Cnesc sottolinea però che “non è stata recepita la proposta di applicare quanto previsto dalla Circolare anche per gli interventi all’estero a sostegno dei campi profughi nei Paesi confinanti con l’Ucraina, e impegnati in attività di monitoraggio dei diritti”. “Si perde così l’occasione di promuovere una politica estera che veda protagonisti, assieme alla società civile, anche gli operatori volontari, in attività complementari a quelle svolte in Italia a supporto delle persone più fragili”, commenta. “Sta ora ai soci e a tutti gli enti, compatibilmente con le imminenti scadenze all’orizzonte, impegnarsi per l’attuazione della circolare, con il supporto degli operatori volontari”.