Ucraina, a Milano un nuovo hub per assistere chi scappa e chi accoglie
Apre "Help Ukraine" di fondazione Avsi e Unicredit. Sono già 630 gli assistiti. Supporto per i documenti, formazione in lingua italiana, assistenza per gli alloggi: questi i servizi principali offerti
Fornire orientamento e assistenza ai cittadini ucraini in fuga dalla guerra ed alle famiglie italiane che si sono rese disponibili ad aiutare. Nasce per questo l'hub 'Help Ukraine', nuovo punto di accoglienza per profughi a Milano, in viale Monza 79. Il centro, realizzato da Fondazione Avsi in collaborazione con Unicredit, è stato inaugurato questa mattina. All'iniziativa hanno partecipato Siobhan McDonagh, head of group people and culture di Unicredit; Anna Scavuzzo, vicesindaco di Milano; Natalino Manno, vicario del prefetto di Milano; Giuseppe Petronzi, questore di Milano; Giampaolo Silvestri, segretario generale di Avsi e Patrizia Savi, presidente Avsi.
Assistenza per i documenti, dal permesso di soggiorno alle iscrizioni a scuola, formazione in lingua italiana, sia ai minori che agli adulti, e supporto per gli alloggi, per chi li cerca e per chi li offre. Questi i servizi principali offerti dall'hub, che trova ospitalità in una filiale dismessa del gruppo Unicredit e vede la collaborazione tra fondazione Avsi e una vasta rete di associazioni, ognuna delle quali eroga un servizio diverso, permettendo al centro di offrire una vasta tipologia di aiuti.
"Un servizio che nasce come risposta a un bisogno concreto. Qui- spiega Giampaolo Silvestri, segretario generale di Fondazione Avsi a margine- i cittadini ucraini troveranno informazioni sull'alloggio, i documenti, l'inserimento dei figli a scuola. E le famiglie italiane che hanno messo generosamente a disposizione spazi per l'accoglienza potranno incrociare la loro offerta con la domanda. Il centro servizi funziona già da qualche settimana. Sinora abbiamo sostenuto oltre 630 ucraini in vari servizi e hanno dato la diponibilità ad accogliere in casa o in strutture più di 900 famiglie".
Secondo la vicesindaca di Milano, Anna Scavuzzo, "qui oggi vediamo l'ennesima prova di quanto il tessuto privato, sia quello sociale che quello profit, si mettano a disposizione della comunità nazionale e internazionale. Penso che sia un ottimo segnale anche rispetto a un'emergenza che purtroppo persiste nel tempo e quindi richiederà ancora grandi sforzi".
Anche il questore di Milano Giuseppe Petronzi sottolinea come, in questo momento, sia fondamentale la cooperazione tra privati ed istituzioni. "Avere una cruna dell'ago come questa- dice Petroni- grazie ad associazioni competenti che possano alfabetizzare queste persone è di estrema importanza, perché significa innescare un circuito virtuoso che in questo paese molto spesso si riesce a fare. Faremo la nostra parte per far sentire gli ucraini a casa, perché questa è e deve essere la casa di tutti".
Presente all'iniziativa anche Stanislav Plakhotnyi, delegato del console dell'Ucraina, che ringrazia le autorità italiane per la "grandissima sinergia" tra istituzioni messa in campo. "È molto importante per noi che questo meccanismo funzioni bene- aggiunge Plakhotnyi- e che ogni ucraino ottenga, in tempo, un aiuto di qualità. Certo che, oltre all'autorità statale, devono intervenire il terzo settore e il privato. Con la sinergia che vediamo, possiamo dire che il popolo italiano dà grande aiuto al popolo ucraino e questo è molto importante per noi".