Toscana, nell’anno del Covid mille nuove famiglie in povertà
Ma gli aiuti hanno frenato l’impatto: 98.129, pari al 5,9% del totale è il numero delle famiglie toscane che senza interventi di sostegno al reddito si sarebbero trovate in povertà assoluta a seguito del Covid
Nell’anno del Covid, un milione di cittadini toscani, quasi uno su tre, hanno ricevuto interventi di sostegno al reddito. Grazie a questi interventi, e nonostante la grave congiuntura economica conseguente alla pandemia, la percentuale dei toscani in condizioni di povertà assoluta ha avuto una crescita molto contenuta, passando dal 3,2 al 3,3%. Il persistere della pandemia ha comunque determinato un peggioramento delle condizioni economiche di tante famiglie: il 13% dei toscani percepisce la propria condizione come povera, l’8% dei nuclei sostiene di avere difficoltà ad arrivare a fine mese. Questi sono solo alcuni dei dati che emergono dal quinto rapporto su “Povertà e inclusione sociale in Toscana”, frutto della collaborazione tra Osservatorio Sociale Regionale, ANCI Toscana, IRPET, Centro regionale di documentazione per l’infanzia e l’adolescenza, Università di Siena e Caritas Toscana. Il rapporto è stato presentato oggi a Firenze con un evento online cui hanno partecipato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l’assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli.
“Quella innescata dalla pandemia – ha detto Serena Spinelli - è stata una sfida durissima al sistema complessivo dei servizi perché, oltre alle conseguenze sanitarie, ha portato con sé un aumento del disagio economico e sociale e una forte ricaduta sulla qualità della vita delle persone. Famiglie con minori, giovani, donne, lavoratori fragili sono stati target più colpiti, in aggiunta alle categorie già maggiormente a rischio quali gli anziani, i disabili e i senza dimora. Secondo quanto emerge dai dati del rapporto, però, la risposta ha prodotto degli effetti e gli interventi che sono stati attivati hanno permesso di attenuare fortemente effetti che potevano essere molto più pesanti. Un toscano su tre, infatti, ha potuto usufruire di interventi che hanno mitigato l’impatto economico della pandemia e evitato di aumentare esponenzialmente la fascia di povertà assoluta”.
In merito ai dati del rapporto, 98.129, pari al 5,9% del totale è il numero delle famiglie toscane che senza interventi di sostegno al reddito si sarebbero trovate in povertà assoluta a seguito del Covid. Secondo i dati del rapporto, invece, le misure di intervento sono riuscite a scongiurare questo scenario almeno in buona parte riducendo questo numero di oltre 40.000 unità e di oltre 2,6 punti percentuali: e così nel 2020 le famiglie povere sono state 54.767, pari al 3,3%, circa mille in più dell’anno precedente (3,2).
Un risultato notevole anche in considerazione della congiuntura economica negativa: in Toscana nel 2020, il Pil è sceso del 12%, ben 3 punti in più della media nazionale.
Tra le misure ad hoc che hanno contribuito a mitigare gli effetti economici della pandemia, vi sono la Cassa integrazione guadagni (Cig), le indennità una tantum e il Reddito di emergenza (Rem). Particolarmente importante in questa congiuntura anche il ruolo svolto dal Reddito di cittadinanza che era stato istituito un anno prima della pandemia: il Reddito di cittadinanza ha ridotto la povertà in Toscana di 0,7 punti percentuali nel 2019 e di un punto nel 2020. Se però questo provvedimento è riuscito a contenere gli effetti recessivi della pandemia, non né però riuscito a favorire, in questa fase recessiva, l’attivazione di dinamiche lavorative: il 37% dei beneficiari di Rdc che hanno fatto domanda per la prima volta a marzo, aprile o maggio 2019 risulta ancora percepire il beneficio dopo 18 mesi ed i beneficiari di Rdc tenuti alla stipula del Patto per il Lavoro lavorano solo 0,6 giorni al mese in più rispetto a quanto avrebbero lavorato in assenza della misura.
Altro indice delle difficoltà vissute da vasti strati della popolazione viene da alcuni indicatori presentati nel Rapporto in relazione agli aiuti alimentari per le fasce più indigenti: tra il 2019 e il 2021 l’aiuto alimentare in Toscana è cresciuto del 13,3%; nel 2020, in Toscana sono stati distribuiti generi alimentari per un valore di 3,9 milioni di euro.