"Time to care", nella fase 2 i giovani aiutano gli anziani
Con l'aiuto del Forum terzo settore, arrivano azioni per favorire l'inclusione degli anziani: assistenza a domicilio o da remoto e welfare leggero. Un protocollo firmato dai ministri Bonetti e Spadafora stanzia 5 milioni di euro
'Time to care’, è tempo di aver cura. È il nome del protocollo d'intesa appena siglato dalla ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti e dal ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora.
Il protocollo prevede la promozione di azioni di sistema sui territori che, attraverso il lavoro delle reti associative del Terzo settore, favoriscano lo scambio intergenerazionale con servizi di assistenza a domicilio e/o a distanza dei giovani nei confronti degli anziani; attività di "welfare leggero" (disbrigo di piccole faccende per persone anziane o bisognose: consegna di spesa, acquisto di farmaci, contatti con i medici di base, pagamento di bollette, consegne a domicilio di diversi beni, libri, giornali, pasti preparati o altri beni di necessità, ecc.); assistenza da remoto, anche mediante contatti telefonici dedicati all'ascolto e al conforto di chi è solo, o servizi informativi per gli anziani, anche online.
I due ministri "intendono così favorire iniziative volte a supportare le necessità e i bisogni delle famiglie con persone anziane e di anziani che vivono da soli. Si legge in una nota- e a favorire la massima inclusione sociale della popolazione anziana durante l'emergenza sanitaria da Covid-19 e nelle successive fasi di transizione nella gestione dell'epidemia". Le attività saranno realizzate da giovani tra i 18 e i 35 anni, che potranno mettere a servizio delle comunità tempo e energie.
Per il progetto, il Dipartimento per le politiche della famiglia e il Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio civile universale della Presidenza del Consiglio dei ministri hanno stanziato nel 2020 cinque milioni di euro, risorse destinate a sostenere direttamente i giovani operatori, che saranno impiegati nelle azioni progettuali degli Enti del Terzo settore, e gli Enti stessi che si impegnano a selezionare e a contrattualizzare i giovani operatori, a formarli e ad affiancarli nelle attività.
Nei prossimi giorni e per una durata di sei mesi, i due Dipartimenti promuoveranno il programma, in cooperazione con il Forum del Terzo settore, su tutto il territorio nazionale, con l'obiettivo di favorire l'inclusione sociale delle persone anziane e di sostenere l'impegno giovanile.
"L'evolvere della situazione epidemiologica- spiega la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti- ha mostrato tutta l'importanza di iniziative spontanee a sostegno della collettività e di assistenza alla popolazione, specialmente alle persone più fragili. Per questo, con il Ministro Spadafora abbiamo voluto rafforzare la portata di queste iniziative promuovendole nell'ambito delle politiche per la famiglia e per i giovani. L'idea è che giovani operatori possano mettere a disposizione ore del loro tempo per servizi dedicati alla popolazione anziana. I giovani rappresentano una risorsa fondamentale per il progresso culturale, sociale ed economico del Paese: lo sono per le loro famiglie e potranno esserlo per quelle oggi più in difficoltà a causa dell'epidemia".
"Nel corso dei giorni più duri della pandemia- sottolinea il ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora- migliaia di giovani hanno continuato con le Associazioni di riferimento il loro servizio a favore delle fasce più deboli su tutto il territorio nazionale, smentendo con il loro comportamento tutti i pregiudizi sulle nuove generazioni. Insieme alla ministra Bonetti abbiamo deciso di investire su questo slancio generoso delle ragazze e dei ragazzi, prevedendo un fondo aggiuntivo per l'anno in corso in modo da potenziare, nelle modalità previste dal Servizio Civile Universale, il sostegno per chi, nei prossimi mesi, sarà tenuto a una maggiore prudenza, a partire dalla fascia più anziana della popolazione".