Terzo settore, “a rischio il pilastro portante della comunità”. Le richieste delle associazioni
Misure di sostegno finanziario, 5 per mille, potenziamento del servizio civile universale, assegno temporaneo per i volontari, potenziare il fondo di non autosufficienza. Scendono in campo alcune delle maggiori associazioni del terzo settore che, incontrando il sottosegretario Di Piazza in videoconferenza, chiedono forme concrete di sostegno per la sopravvivenza del privato sociale
Il Terzo settore, pilastro portante della comunità, necessita di forme concrete e urgenti di sostegno per consentire ai volontari e agli operatori, in questa fase emergenziale e dopo, di operare in sicurezza e garantire la sopravvivenza di quel privato sociale che tutto il mondo ammira. E’ ciò che diverse organizzazioni hanno fatto presente in videoconferenza al sottosegretario al Ministero del lavoro e delle Politiche sociali Stanislao Di Piazza. Le associazioni hanno fatto fronte comune, presentando al Governo un documento di interventi urgenti per dare respiro economico agli enti, alle associazioni e alle organizzazioni del Terzo settore attraverso una gestione intelligente delle risorse, e garantire quindi la sopravvivenza del privato sociale che rappresenta una componente fondamentale del tessuto sociale ed economico dell’Italia.
Coinvolte nella richiesta sono numerose organizzazioni del terzo settore, quali: Ail, l’Associazione Italiana contro leucemie, linfomi e mieloma (presidente Sergio Amadori), insieme ad Airc, Associazione Italiana Ricerca sul Cancro, (direttore generale Niccolò Contucci), Aism- Associazione Italiana Sclerosi Multipla, (presidente Francesco Vacca), Fnopi -Federazione Nazionale Ordini Professionali Infermieristici (segretario generale Tonino Aceti), Fiagop- Federazione Italiana Associazioni Genitori Oncoematologia Pediatrica (presidente Angelo Ricci), Uniamo - Federazione Italiana Malattie Rare (residente Annalisa Scopinaro), Telethon (responsabile istituzionale Carlo Fornario), Emergency (vicepresidente Alessandro Bertani) e Actionaid (delegato segretario generale Luca De Fraia).
“A nome di tutte le associazioni che insieme hanno deciso di interpellare il Governo sulle istanze prioritarie riguardanti il Terzo settore – ha dichiarato Sergio Amadori, presidente nazionale Ail - ringrazio sentitamente il Sen. Stanislao Di Piazza per la sensibilità e disponibilità dimostrate nell’ascoltare e condividere le nostre richieste. Auspichiamo attraverso il suo supporto di ottenere al più presto gli aiuti necessari”.
Per le associazioni, “il Terzo settore è importante non soltanto per la coesione sociale e l’inclusione ma anche sul piano economico; depauperare questo capitale sociale sarebbe davvero un danno irrimediabile”.
Da queste considerazioni, ecco le proposte avanzate:
1.Misure di sostegno finanziario attraverso l’istituzione di fondi per la copertura delle perdite economiche dovute alla drammatica contingenza. Necessario lo sblocco dei fondi rotativi di sistema e la creazione di un finanziamento a fondo perduto che assista le organizzazioni non profit.
2.Sblocco immediato del DPCM, pronto da mesi, che rivede la disciplina del 5 per mille. Urgente entro il mese di giugno erogare il 5 per mille 2018 e 2019, quasi un miliardo di euro già in bilancio.
3.Attuare provvedimenti volti a dare continuità alle attività di volontariato, con la previsione di un assegno temporaneo di 440 euro con esenzione Irpef e previdenziale, copertura assicurativa e formazione.
4.Potenziamento del Servizio civile universale attraverso lo stanziamento di risorse per mobilitare 80 mila giovani che nell’ultimo bando non hanno trovato posto per fare servizio di volontario. Serve reperire 400 milioni di risorse aggiuntive ed emanare un bando con procedure straordinarie.
5.Potenziare il fondo di non autosufficienza al fine di fronteggiare le situazioni di maggiore isolamento e rischio e aiutare con interventi concreti le persone con disabilità.
A questi interventi vanno aggiunte le necessarie previsioni per le imprese con agevolazioni IVA per macchinari, reagenti, fondi agli ETS, approvvigionamenti di dispositivi protettivi e la prosecuzione assolutamente centrale del processo di riforma del Terzo settore.
“Il Terzo settore deve diventare la terza colonna tra Stato e mercato, guardando al welfare ma comportandosi in modo diverso rispetto al mondo del profit – ha affermato proprio Stanislao Di Piazza, sottosegretario al Ministero del lavoro e delle politiche sociali con delega per il Terzo settore,– Accolgo le richieste delle associazioni e assicuro il mio impegno pressante per portarle avanti. A riprova della sensibilità del Governo su questo fronte, a fine aprile, subito dopo la convocazione delle parti sociali, il Presidente del Consiglio presenterà la cabina di regia dedicata al Terzo settore, che noi tutti riteniamo una presenza fondamentale nel nostro Paese e spinta cruciale per un piano programmatico, nonché per il cambiamento delle coscienze”.