Studenti in cammino, quando la scuola si fa in viaggio

È iniziato oggi il progetto “Sentiero scuola”, una tre giorni zaino in spalla lungo i sentieri dell’Umbria. Ma l’anno prossimo con “Strade Maestre” 240 giorni di apprendimento scolastico fuori dalle aule

Studenti in cammino, quando la scuola si fa in viaggio

Tre giorni di cammino con gli scarponi ai piedi e lo zaino in spalla in un viaggio lento per osservare il mondo un passo dopo l’altro, piano piano. Comincia proprio oggi l’esperienza di un gruppo di studenti delle scuole superiori che percorreranno fino a mercoledì 17 maggio il Cammino Germanico, che collega la città di Amelia, in Umbria, con le sette frazioni che la circondano. Si chiama “Sentiero scuola” ed è l’ultima iniziativa della cooperativa sociale Camminamenti per consolidare i curriculum scolastici mettendo il cammino al centro dell’apprendimento e puntando non solo all’acquisizione di nuove conoscenze, ma anche a un’educazione alla fraternità, alla solidarietà e al pensiero ecologico.

Strade Maestre, la scuola è itinerante

E il cammino come pratica educativa è proprio al centro del lavoro della Coop Camminamenti che per l’anno scolastico 2024-2025 ha un progetto molto ambizioso: Strade Maestre, questo è il nome del progetto, è incentrato sullo svolgimento di un intero anno scolastico itinerante rivolto a ragazze e ragazzi provenienti da tutta Italia, che devono iscriversi alla terza classe del liceo scientifico. “Pensiamo a un gruppo formato da una quindicina di studenti accompagnati da cinque guide ambientali escursionistiche, che svolgono anche il ruolo di insegnanti”, spiega Marco Saverio Loperfido, ideatore del progetto insieme a Marcello Paolocci, promotore del progetto Ammappaitalia e autore del volume “Tre lune nelle scarpe. Come il cammino agisce sui gruppi e viceversa” (Edizioni Il Lupo).  “I ragazzi percorreranno oltre mille chilometri attraverso la penisola, alternando giornate di cammino a periodi residenziali”, precisa. Il viaggio dei 15 ragazzi durerà 240 giorni complessivi e partirà all’inizio di settembre da Orvieto per raggiungere Civitavecchia a fine settembre, dove il gruppo si imbarcherà per la Sardegna. Poi da Olbia a Cagliari, percorrendo il Cammino delle Cento Torri e da qui a Palermo via mare. A metà dicembre il gruppo arriverà a Messina e, dopo la pausa per le vacanze di Natale, si risalirà lungo lo Stivale attraverso il Sentiero Italia. Da Napoli si partirà alla volta dell’Abruzzo per raggiungere Firenze e poi Bologna attraverso la Via degli Dei. Il percorso si concluderà a Venezia, dove i ragazzi arriveranno passando per il Parco del Delta del Fiume Po.

Carta, smartphone, bussola e gps

“Il progetto prevede un apprendimento formale che si intreccia ogni giorno con le pratiche educative informali – chiarisce Loperfido –. Fuori dagli schemi dell’aula e dai contesti abituali ci serviremo degli strumenti del nostro tempo. Per trovare la strada useremo gli smartphone e le cartine geografiche, il gps insieme alla bussola. Per studiare useremo carta e penna, quaderni e colori, web e piattaforme digitali”. E così si parlerà di geologia sui pendii dell’Etna e di storia dove essa è accaduta. “Perché come lo scrittore e viaggiatore britannico Robert MacFarlane crediamo che un evento privo di sede è inconcepibile, dato che tutto ciò che succede deve succedere da qualche parte”. Al termine del cammino i ragazzi sosterranno un esame di idoneità presso una scuola pubblica statale. “Sono molte le realtà che si sono messe in rete per poter realizzare un progetto così ambizioso” aggiunge Loperfido. Tra questi c’è l’Associazione italiana guide ambientali escursionistiche (Aigae) e la stessa Ammappaitalia. “Ma siccome si tratta di un progetto finanziariamente molto impegnativo, oltre che molto ambizioso, ora siamo alla ricerca di sponsor che possano garantire le risorse necessarie – conclude –. Poi comincerà il reclutamento dei ragazzi e delle ragazze interessate a vivere questa esperienza. Per noi questo è solo l’inizio: consideriamo Strade Maestre un modello da consolidare nel tempo, che in prospettiva consentirà di mettersi in viaggio a un gruppo sempre più ampio di ragazzi”.

Antonella Patete

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)