Stefano Galvanin nuovo presidente della Città della Speranza
Sabato mattina a Padova l'assemblea ordinaria dei soci della Fondazione Città della Speranza. Approvato il bilancio 2017 ed eletto, all'unanimità, il vicentino Stefano Galvanin come nuovo presidente.
Si è tenuta sabato mattina a Padova l’assemblea ordinaria dei soci della Fondazione Città della Speranza, durante la quale è stato illustrato e approvato il bilancio consuntivo 2017. L’assise ha coinciso con la conclusione del mandato di Giovanni Franco Masello alla guida della Onlus. Di qui il rinnovo delle cariche sociali, con la nomina del nuovo Presidente – all’unanimità è stato eletto il vicentino Stefano Galvanin –, del Comitato direttivo, del Collegio dei Revisori dei Conti e del Collegio dei Probiviri in forza per il prossimo triennio. Nel direttivo entrano per la prima volta un rappresentante dei Comuni gemellati e un referente per la provincia di Rovigo.
Il bilancio e le parole del presidente uscente
I numeri dell’esercizio 2017 sono eccezionali. I proventi complessivi hanno fatto realizzare il miglior risultato di sempre, attestandosi a 5.671.328,91 euro (nel 2016 erano stati 4.918.597,09 euro), di cui 4.870.692,38 euro attinenti alla raccolta fondi.
In crescita anche il risultato gestionale, passato da 1.360.921,85 euro del 2016 ai 2.203.086,75 euro dello scorso anno.
Nella sua relazione, il presidente uscente Giovanni Franco Masello ha allargato lo sguardo alla strada percorsa negli ultimi tre anni, snocciolando altri dati salienti come l’estinzione di ben 5.928.503 euro di debito (nel 2014 era di 11.178.503 euro e quello residuo è ora di 5.250.000 euro). Il risparmio di circa 120mila euro l’anno, come minori interessi, consentirà di finanziare altri quattro ricercatori nel 2018.
“Abbiamo pagato questo debito garantendo comunque il sostegno alla ricerca, tra quattro nuovi progetti e l’acquisto di attrezzature, con circa 2,4 milioni di euro l’anno, con un aumento previsto per il 2018 di un milione di euro”, ha spiegato Masello.
Da rilevare come la gestione dell’Istituto di Ricerca Pediatrica, dopo le novità introdotte dal nuovo statuto, sia tornata in capo alla Onlus che, a fine 2017, risulta dunque avere un patrimonio netto di 25.373.393 euro.
“Cambiare lo statuto di IRP e portarlo ad essere come quello di tutti gli altri istituti di ricerca era uno degli obiettivi primari che mi ero posto – ha aggiunto Masello –. Finalmente posso dire che in Torre si respira aria nuova e si parla solo di ricerca, com’è giusto che sia”.
Per attrarre a Padova i migliori ricercatori, però, servono ingenti risorse economiche. “Un centro come il nostro ha bisogno, nella prospettiva, di un budget superiore ai 10 milioni di euro l’anno”, ha aggiunto il fondatore e past president, che ora tornerà a dedicarsi al volontariato.
Nel ringraziare persone ed enti che si sono variamente prodigati per la Fondazione e la ricerca, Masello ha inoltre voluto osservare un minuto di silenzio in ricordo di tutti i bambini scomparsi in tempi recenti a causa di una malattia, e di quanti hanno disposto un lascito testamentario in favore della Città della Speranza.
Le nuove nomine
L’assemblea è proseguita con la votazione ed elezione delle figure che traghetteranno la Fondazione sino al 2021. Alla presidenza è stato nominato Stefano Galvanin. 45 anni, vicentino, sposato e con due figlie, è dirigente d’azienda e nel triennio 2015/2018 ha ricoperto il ruolo di vice.
Obiettivo del suo mandato, in linea con la gestione precedente, sarà di incrementare la raccolta fondi, consolidando la presenza di Città della Speranza in Veneto e nel resto d’Italia, formando e responsabilizzando i volontari, e coinvolgendo un numero crescente di imprese. “Sarà necessario investire delle risorse anzitutto per incrementare la notorietà e far conoscere meglio modalità di donazione come il 5x1000 e i lasciti testamentari – ha commentato il neoeletto –. In questo modo potremo essere ancor più di supporto alla ricerca, che ha il dovere di restituire ai bambini risultati importanti per realizzare il sogno di vederli giocare la loro partita nel campo della vita e non dal letto di un ospedale”.
Il Comitato direttivo, formato da 35 consiglieri che assumono l’incarico a titolo gratuito, conta dieci new entries e due importanti novità. Per prima volta, infatti, saranno rappresentati sia i Comuni gemellati, per il tramite dell’assessore di Mirano Cristian Zara, sia il territorio rodigino, grazie al referente di zona Francesco Malin.
Gli altri esordienti sono: Paola Beggio di Vicenza, Fabio Frattin di Mussolente, Andrea Gioacchini di Vigonza, Stefano Lorettu di Thiene, Mariledi Moro di Dueville, Alessio Sarto di Vigodarzere, Simone Scolaro di Schio e Arcangelo Varlese di Marcon.
Tra i membri di diritto, invece, fanno il loro ingresso il presidente e il direttore scientifico di IRP, rispettivamente il prof. Giuseppe Basso e la prof.ssa Antonella Viola. In virtù delle modifiche apportate allo statuto di Città della Speranza e rese note oggi, vanno ad affiancarsi al fondatore e al direttore della Clinica di oncoematologia pediatrica di Padova.
Quali Revisori dei conti sono stati indicati Nicola Artoni, Chiara Elide Colpo e Graziano Dal Lago (supplenti Cristina Morelato e Armando Sartori), mentre il Collegio dei Probiviri sarà formato da Luigi De Tomi, Stefano Losio e Dino Menarin (supplenti Giuliano Campanella e Antonio Girardi).