Sicurezza in pista, per chi scia cambiano le regole. Grazie a una onlus

Entra in vigore il decreto 40/2021 sulle norme di comportamento degli utenti delle aree sciabili, fortemente voluto dalla onlus “Il sorriso di Matilde”. Tra le novità, l’obbligo del casco, criteri generali di comportamento e rafforzamento dell'attività di vigilanza

Sicurezza in pista, per chi scia cambiano le regole. Grazie a una onlus

Più prudenti in pista e più sicuri, perché la tragica storia della piccola Matilde non debba ripetersi. Proprio sulle piste avvenne infatti l'incidente di cui fu vittima, nel 2014, a soli tre anni, a causa di uno sciatore che scendeva a 80 chilometri orari. Perché sulle piste, allora, non esistevano regole. Sono stati i genitori di Matilde a trasformare il dolore in battaglia per la sicurezza di tutti: nel hanno dato vita all'associazione “Il sorriso di Matilde” e da allora non hanno smesso di chiedere una legge e nuove regole a tutela della sicurezza in pista. Un percorso durato cinque anni, che trova ora compimento con l'entrata in vigore, dal 1° gennaio 2022, del decreto n° 40/2021 sulle "Norme di comportamento degli utenti delle aree sciabili”.

Le nuove norme: dal casco alle piste differenziate

Tra novità del decreto in materia di sicurezza, l'estensione dell'obbligo di un’assicurazione contestuale all’acquisto del biglietto per l’accesso alla pista, obbligo di utilizzo del casco anche a coloro che hanno superato i quattordici anni, nella pratica dello sci alpino e dello snowboard, in tutte le aree sciabili compresi i percorsi fuori pista e l'obbligo, a carico dei gestori delle aree sciabili, d'installare un defibrillatore semiautomatico situato in luogo idoneo e di assicurare la presenza di personale formato per il suo utilizzo.

È inoltre istituita la figura del direttore delle piste che vigila sullo stato di sicurezza delle piste e responsabilità civile dei gestori dell’impianto per mancata osservanza delle regole. Di contro, valorizzazione dei comprensori più virtuosi con riconoscimento da 1 a 5 fiocchi di neve. E' richiesta inoltre la divisione delle piste secondo specifica destinazione di attività sciistiche preposte (sci, snowboard, agonismo, slittini ecc.) e relativa delimitazione e separazione delle aree all’interno delle piste.

Introdotto anche l'obbligo di rendere visibili la segnaletica e le regole di condotta in pista e obbligo di prudenza dello sciatore a mantenere una condotta che non costituisca pericolo per gli altri di cui è il primo responsabile. Vengono poi definiti criteri generali di comportamento e sicurezza per la pratica dello sci-alpinismo e delle altre attività sportive nelle aree sciabili attrezzate, nonché di adeguate misure, anche sanzionatorie, che garantiscano il rispetto degli obblighi e dei divieti stabiliti e il pieno esercizio delle suddette discipline sportive in condizioni di sicurezza, senza nuovi o maggiori oneri a carico dei gestori.

Previsto anche il rafforzamento dell'attività di vigilanza e di controllo dei servizi di sicurezza e di ordine pubblico, con la determinazione di un adeguato regime sanzionatorio, nonché il rafforzamento dell'attività informativa e formativa sulle cautele da adottare per la prevenzione degli incidenti, anche con riferimento allo sci fuori pista e allo sci-alpinismo ed infine, tra gli altri, il divieto di sciare in stato di ebbrezza in conseguenza di uso di bevande alcoliche e di sostanze tossicologiche.

La soddisfazione della mamma

“L’emanazione di questo decreto è il primo e più grande obiettivo raggiunto dalla nostra associazione- – spiega Elisabetta De Biaggio, presidente dell’associazione Il Sorriso di Matilde Onlus e mamma di Matilde De Laurentiis - Abbiamo combattuto per colmare un vuoto normativo e legale e diffondere una nuova cultura in termini di sicurezza sulle piste da sci, al fine di ridurre le possibilità che una simile tragedia potesse colpire altre famiglie. Per questo abbiamo costituito la onlus e lottato con fiducia e tenacia in questi anni. Abbiamo lavorato per la sicurezza dei nostri figli e delle generazioni future, trasformando il nostro dolore in ricchezza feconda per gli altri. Resta ancora molto da fare per diffondere e applicare concretamente nei comprensori sciistici le regole sulla sicurezza, ma noi continueremo, in nome di Matilde” – conclude Elisabetta De Biaggio - Condivido questo importante traguardo con tutti i nostri volontari, il nostro testimonial Kristian Ghedina e coloro che ci hanno sostenuto e aiutato a raggiungerlo in questi anni, anche con le donazioni. ‘Il Sorriso di Matilde’ ha avuto un effetto risonante anche grazie agli altri progetti di solidarietà che abbiamo costruito per aiutare tutti i bambini che hanno bisogno, mettendo sempre l’amore al centro”.

Soddisfatta anche Maria Stella Gelmini, ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie: “Finalmente è possibile divertirsi in montagna, avendo nuovi strumenti di tutela per gli sportivi, e soprattutto per i più piccoli – dichiara - Il via libera al decreto 40/2021, arrivato la scorsa primavera, ha concluso un percorso legislativo avviato anni fa, e sostenuto da diverse forze politiche. Un ruolo fondamentale è stato svolto dell’associazione ‘Il sorriso di Matilde’, nata per volere della famiglia De Laurentiis in onore della piccola Matilde, vittima di un incidente sulle piste da sci. Il governo e il Parlamento hanno dato una risposta concreta alle esigenze di tanti, per evitare che si possano ripetere tragedie e per salvaguardare tanto i lavoratori degli impianti sciistici quanto chi li frequenta abitualmente”.

I dati e il decreto

Le stime raccolte nel periodo pre-pandemico hanno registrato in media ogni anno circa 30 mila incidenti causati dalla pratica di sport invernali e, di questi, 1.500 con ricovero in ospedale. Gli incidenti sulla neve riguardano nel 55,4% gli uomini e nel 44,5% le donne e interessano soprattutto i più giovani: il 50% degli incidenti accade entro i 30 anni di età, mentre i 2/3 degli infortuni avviene entro i 40 anni.

L’applicazione del decreto è il risultato di un lavoro durato oltre 5 anni che ha visto l’impegno non solo dell’Associazione e del suo team legale, gli avvocati Gaetana Morgante e Katia Zulberti, ma anche di alcuni rappresentanti istituzionali - come i senatori Pietro Ichino e Linda Lanzillotta che si sono fatti portatori delle richieste de il Sorriso di Matilde e lo hanno promosso in Parlamento – e della collaborazione istituzionale con le federazioni e associazioni di categoria, che ha portato alla formulazione di proposte di legge e all’organizzazione di iniziative di formazione e divulgazione dei temi legati alla sicurezza degli sport invernali.

Chiara Ludovisi

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)