Sicilia, al via la campagna di comunicazione contro il caporalato

Si intitola “Diritti negli occhi” e fa parte del progetto Su.Pr.Eme. Italia, finanziato nell’ambito dei fondi AMIF- Emergency Funds della Commissione Europea - DG Migration and Home Affairs

Sicilia, al via la campagna di comunicazione contro il caporalato

In prima linea nelle azioni di prevenzione, vigilanza e contrasto al caporalato con “Diritti negli occhi” la campagna di informazione e sensibilizzazione contro lo sfruttamento dei lavoratori stranieri in agricoltura, nell'ambito del progetto Su.Pr.Eme. Italia, finanziato nell’ambito dei fondi AMIF- Emergency Funds della Commissione Europea - DG Migration and Home Affairs.

La campagna di comunicazione è stata presentata questa mattinata dal presidente della regione Sicilia Nello Musumeci e dall'assessore regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro Antonio Scavone.

Ab Comunicazioni srl e l’Ufficio Speciale dell’Immigrazione hanno lavorato in stretta sinergia  allo sviluppo creativo delle immagini e dei contenuti della campagna. Un lavoro “sul campo”  interamente realizzato in Sicilia, in quattro diverse aree agricole (Castelvetrano, Partanna,  Furnari e Siracusa), che ha previsto la partecipazione di lavoratori stranieri.

Intenso il programma di incontri, che prevede tavoli tecnici fra istituzioni pubbliche, stakeholder, imprese agricole, amministratori e operatori del settore, finalizzato a stimolare il dialogo e il confronto fra gli attori principali delle politiche migratorie, in vista del nuovo ciclo di programmazione comunitaria.

La campagna prevede un video-spot sui diritti dei lavoratori italiani e stranieri contro il caporalato che verrà lanciato a livello regionale, nazionale ed internazionale in più lingue. Ci saranno, inoltre, poster a Palermo e Catania, manifesti con 9 scatti fotografici di alcuni giovani migranti e banner in 15 siti di informazione. Tra le altre iniziative,  nei mesi di marzo ed aprile, ci saranno anche 14 annunci stampa, 500 impianti di affissioni e per tutte le 9 province eventi di tipo ludico e informativo con il coinvolgimento anche delle scuole. A questi si aggiunge la promozione in 65 blog locali di 504 passaggi spot sulle televisioni regionali.

“Siamo molto orgogliosi di iniziare questo progetto di comunicazione che consolida il lavoro fatto ma anche tutto ciò che ancora dobbiamo fare nel contrasto al caporalato - afferma il presidente della regione Nello Musumeci -. Il nostro governo, è riuscito a portare avanti diverse iniziative facendo un lavoro di rete, di confronto e di dialogo con più realtà coinvolte su questo delicato tema. La nostra terra è soprattutto terra di approdo per molti migranti che devono essere aiutati sempre nel rispetto della legalità. Il fenomeno dell'immigrazione è il principale problema sul fronte delle politiche sociale per cui ci vuole un serio impegno dell’Unione europea. Un apprezzamento particolare lo rivolgo al mondo dell'associazionismo e del volontariato che, da sempre risponde a questa problematica. Mi auguro che, tra gli effetti della campagna, ci sia quello di fare crescere una nuova sensibilità su questo tema cosi significativo ed importante per tutti noi".

“La Sicilia è terra di accoglienza pur in tutte le nostre difficolta che sono stratificate - continua l'assessore Antonio Scavone -. Tra gli interventi più significativi avvenuti in 19 campi informali dell'Isola, ricordiamo quelli operati sul campo informale di Cassibile e di Campobello di Mazzara. In questi luoghi sono stati realizzati dei moduli abitativi e si sono attivati interventi sul piano dei servizi e del diritto al lavoro Abbiamo, inoltre avviato processi di integrazione con la nascita dei poli dentro i centri per l'impiego. L'ultimo bando che abbiamo lanciato è quello sull'agricoltura sociale che prevede l'accompagnamento all'autonomia di migranti in cinque aree della Sicilia. Ricordiamo che tutti i lavoratori, italiani e stranieri, sono essenziali per la nostra economia agricola e, pertanto devono essere tutelati i loro diritti. Esprimo grande gratitudine a tutte le realtà del terzo settore e del volontariato che, tempestivamente, si sono sostituite ai nostri interventi che spesso sono stati tardivi. Sappiamo bene che ancora ci sono tanti problemi da risolvere. Certamente si deve fare ancora di più ma qualcosa è stato fatto".

Su.Pr.Eme. è finanziato dai fondi AMIF- Emergency Funds della Commissione Europea - DG Migration and Home Affairs. Il partenariato è guidato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali - Direzione generale Immigrazione (Lead partner) coadiuvato dalla Regione Puglia (Coordinating Partner) insieme alle Regioni Basilicata, Calabria, Campania e Sicilia e l’Ispettorato nazionale del lavoro, l’Organizzazione internazionale per le migrazioni e Nova consorzio nazionale.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)