Servizio civile universale, fondo da incrementare: lo chiede un emendamento al Dl Rilancio
Presentato dal gruppo Pd è in discussione in Commissione Bilancio della Camera: 108 milioni di euro in più per il 2020, 99 per il 2021 e 104 per il 2022. "Se approvato darebbe la certezza di far partire più di 50mila volontari l’anno". Per il bando di quest'anno presentati 944 programmi contenenti 4.212 progetti, per un totale di 67.095 posti
Un incremento per il fondo del Servizio Civile Universale (SCU) di 108 milioni di euro per quest’anno, e di ulteriori 99 milioni per il 2021 e di 104 per il 2022. È quanto chiede un emendamento al Decreto Legge “Rilancio”, attualmente in discussione in Commissione Bilancio della Camera (C. 2500), presentato dal gruppo del Partito Democratico. Come prima firmataria l’on. Francesca Bonomo, insieme ai colleghi onorevoli Stefano Ceccanti, Laura Boldrini, Elena Carnevali, Stefano Lepri e Vincenza Bruno Bossio. Nei giorni scorsi era stato lo stesso Ministro dell’Economia e delle Finanze, on. Roberto Gualteri, ad auspicare un intervento del Parlamento per sostenere il SCU, sottolineando come “sappiamo già dove andare a prendere le risorse avendo previsto fondi aggiuntivi per finanziare le proposte che saranno votate dai parlamentari, che quindi non saranno chiamati alla semplice riallocazione di risorse già previste”.
“L’emendamento – ci dice l’on. Bonomo – va nella direzione auspicata dagli Enti, dai giovani volontari e dallo stesso Ministro con delega Spadafora di una ‘stabilizzazione’ del servizio civile universale. Se venisse approvato darebbe la certezza di far partire nei prossimi bandi più di 50mila volontari all’anno. Siamo ancora a metà del percorso rispetto ai 100mila più volte auspicati, ma sarebbe comunque un primo passo verso la concretizzazione della riforma da noi proposta nella scorsa legislatura”. Ricordiamo come ad oggi una stima ottimistica, al netto di quanto sarà effettivamente stanziato nel Decreto “Rilancio”, indica in poco più di 40mila i posti di servizio civile finanziabili nel 2020, dei quali 8mila solo per alcune Regioni nell’ambito del progetto europeo “Garanzia Giovani”, tanto che anche la Campagna “Sbilanciamoci!” si è spinta a chiedere “uno stanziamento triennale aggiuntivo di 500 milioni per il servizio civile per rispondere all’obiettivo della creazione di un servizio civile universale”.
“Anche la seconda parte dell’emendamento – prosegue poi l’esponente dem – si richiama ai principi ispiratori della riforma del SCU, stabilendo di pubblicare in tempi brevi due bandi di programmazione e progettazione da 1.000 posti ciascuno, uno nelle aree di intervento ‘Disabili’ e ‘Dipendenze’, l’altro nelle aree di intervento ‘Lotta all’evasione e all’abbandono scolastico e all’analfabetismo di ritorno’ e ‘Attività di tutoraggio scolastico’. Sono infatti ambiti in cui pensiamo occorra intervenire con più urgenza proprio a causa dell’emergenza COVID-19, e nei quali il SCU potrebbe giocare un ruolo importante in linea con quanto già previsto dalla sua Programmazione triennale”.
Nell’emendamento infine si chiede anche di sostenere la Rappresentanza nazionale degli operatori volontari, garantendo almeno il rimborso delle loro spese di partecipazione alla Consulta nazionale del SCU, cosa attualmente non prevista dal D.Lgs. 40/2017. “Il ruolo della rappresentanza giovanile all’interno della Consulta per me è stato sempre centrale, perché chi meglio dei giovani volontari può indicarci le criticità e le migliorie dell’istituto e garantirne un puntuale monitoraggio. Dobbiamo però riconoscergli i mezzi per rendere sostenibile questo importante contributo”, conclude l’on. Bonomo.
Intanto ieri il Dipartimento per le Politiche giovanili e il SCU ha comunicato i dati sui programmi e progetti presentati dagli Enti entro la scadenza del 29 maggio scorso. Si tratta complessivamente di 944 programmi contenenti 4.212 progetti, per un totale di 67.095 posti richiesti per il prossimo bando volontari di quest’anno. Sono numeri in linea con quelli del 2019, quando i posti richiesti furono 62.002, con un incremento quest’anno dell’8,2%. Scende invece il numero dei progetti presentati: lo scorso anno infatti furono 5.747 (-26,7%), ma la precedente progettazione non prevedeva né la presentazione di Programmi né la coprogettazione fra enti su scala nazionale.
Nello specifico poi sono 67 i programmi all’estero corredati da 216 progetti (erano 139 lo scorso anno, quindi con un incremento del 55,4%) per 1.173 operatori volontari (1.111 quelli richiesti nel 2019, +5,6% quest’anno). Inoltre sono stati presentati 67 programmi di “Garanzia Giovani”, destinatati a giovani NEET e disoccupati, articolati in 194 progetti per 3.806 posti, a fronte di una disponibilità di oltre 8.300 posti finanziabili. “In termini generali – spiega il Dipartimento - è in Campania che si registra il numero più elevato di posti richiesti per operatori volontari, seguita da Sicilia e Lazio”.
Francesco Spagnolo