Save the Children, parte il progetto Futura per contrastare la povertà educativa

Nato dall’alleanza con Forum Disuguaglianze e Diversità, e YOLK™, il progetto è rivolto ragazze tra i 13 e i 24 anni in condizioni di svantaggio socio-economico

Save the Children, parte il progetto Futura per contrastare la povertà educativa

Presentato oggi a Roma il progetto pilota FUTURA, che Save the Children, Forum Disuguaglianze e Diversità e YOLK™, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, hanno avviato insieme per contribuire concretamente a rimuovere gli ostacoli che impediscono a ragazze e giovani donne che vivono in condizioni di svantaggio socio-economico di far fiorire talenti e aspirazioni nei percorsi scolastici, in quelli lavorativi e di conciliare, in alcuni casi, il percorso professionale con la maternità. Lo fa sapere Save The Children in una nota, all’interno della quale viene sottolineato come più di 2 milioni di bambine, bambini, ragazze e ragazzi vivano in condizioni di povertà assoluta o relativa e siano esposti al rischio di scontare questo svantaggio anche nel loro percorso educativo verso l’età adulta e l’autonomia, venendosi a trovare senza le risorse necessarie per spezzare il circuito vizioso tra povertà economica e povertà educativa.

Il divario di genere

I divari presenti all’interno del nostro Paesi si intrecciano anche con il divario di genere – mette in evidenza la nota – come dimostrano le 870 mila ragazze e giovani donne tra i 15 e i 29 anni, più di 1 su 5 (20,5%), che si ritrovano sospese nel limbo dei Neet (né studio, né formazione, né lavoro), in una proporzione maggiore rispetto agli uomini della stessa età (17,7%). Questa disparità nell’inserimento lavorativo e nel raggiungimento dell’autonomia si conferma anche negli anni successivi. Il 23,2% delle giovani donne tra 25 e 34 anni risulta infatti inattiva, e tra le giovani madri meno di una su due è occupata (il 45%), in un’età in cui la partecipazione al mercato del lavoro e alla vita attiva dovrebbe, al contrario, essere massima. Solo un terzo delle 25-34enni con al massimo la licenza media è occupato (si scende al 27% se ci sono figli), mentre il diploma superiore apre le porte del lavoro in più della metà dei casi (56% che scende al 47% con figli), e si raggiunge il 71,3% tra le giovani laureate, con una percentuale ancora maggiore in presenza di figli (72,6%).

Percorsi scolastici più brillanti per le ragazze

Tutto questo avviene anche se nel percorso scolastico le ragazze conseguono risultati finali più brillanti nei diversi step, laureandosi anche in percentuale maggiore (il 33,3% delle giovani 30-34enni sono laureate rispetto al 20,4% dei giovani). Va però notato che le ragazze costituiscono la maggior parte degli iscritti ai licei (60,5%, contro il 39,5% di maschi), mentre sono in minoranza negli istituti tecnici (30%) o professionali (42,8%)e solo 1 laureata su 6 ha conseguito il titolo in una delle cosiddette aree STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica), che afferiscono a settori con maggior richiesta di profili qualificati, contro una percentuale doppia nel caso dei laureati (1 su 3).

Gli obiettivi del progetto Futura

Il progetto pilota Futura, che avrà la durata di due anni, è stato avviato in tre territori caratterizzati da svantaggio socio-economico nelle città di Napoli, Roma e Venezia, e prevede una presa in carico integrata, in collaborazione con le famiglie, la scuola, i servizi sociali e le associazioni attive sul territorio, di un totale di 300 ragazze e giovani donne (100 per ciascuno dei 3 territori individuati), tra cui 50 giovani madri. Le fasce di età di riferimento comprendono le adolescenti, tra i 13 e i 18 anni, con focus relativo al conseguimento del titolo di studio o al reinserimento in un percorso formativo, e le giovani tra i 18 e i 24 anni, in riferimento al percorso di professionalizzazione ed emancipazione. Le giovani mamme, beneficeranno di un sostegno ad “alta intensità” di accompagnamento rispetto ai bisogni concreti collegati all’accesso al mondo del lavoro e alla cura dei figli, che include anche attività laboratoriali per rinforzare il grado di autonomia e percorsi mamma-bambino per favorire una genitorialità positiva.

Tesauro (presidente Save the Children Italia): “La povertà educativa richiede risposte flessibili”

“È indispensabile rafforzare l’impegno per contrastare la povertà educativa che rischia di bloccare sul nascere le aspirazioni dei ragazzi e, in particolare, delle ragazze che crescono nel nostro Paese. Per queste ragioni nasce Futura, con l’obiettivo ambizioso di sperimentare un modello di intervento che fa leva sulle risorse educative e sociali dei territori e sul protagonismo delle ragazze e delle giovani donne”, ha dichiarato Claudio TesauroPresidente di Save the Children Italia. “Oggi la complessità e la multifattorialità della povertà educativa sono tali che ci impongono risposte diversificate, sperimentali, flessibili. Futura è pensato come un progetto che sfida innanzitutto noi, soggetti che al progetto abbiamo dato vita insieme, nel trovare queste risposte che siano il più possibile adeguate ai bisogni e ai sogni delle ragazze che in questi due anni ci proponiamo di supportare. Ma sfida anche i territori in cui si realizza e le stesse persone beneficiarie. Si propone non solo come progetto concreto ma come spazio in cui dal fare e dallo sperimentare si vogliono trarre indicazioni di buona politica da offrire ai decisori, sia locali che nazionali”, ha aggiunto Andrea Morniroli, co-coordinatore nazionale Forum Disuguaglianze e Diversità. “Con Futura abbiamo scelto di non lasciare indietro le ragazze che, pur vivendo in un contesto di povertà materiale, hanno un sogno in ambito professionale. Andiamo incontro alle giovani mamme affinché possano prendersi cura dei figli ma fare anche altro, aiutiamo le ragazze migranti che sappiamo spesso relegate dalla famiglia a ruoli predeterminati e rigidi e invece vogliono fortemente seguire le proprie inclinazioni personali”, ha sottolineato Clementina Cordero di Montezemolo, Presidente YOLK™. È possibile sostenere il progetto Futura con il proprio contributo attraverso la piattaforma di raccolta fondi di Intesa Sanpaolo, visitando la pagina www.forfunding.it/progettofutura.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)