Progetto "Dante" A Pomposa. Visita animata con degustazione vini
"L'amor che move il sole e le altre stelle".
Venerdì 6 agosto 2021 alle ore 19.30, Parco di San Guido Abate di Pomposa (FE)
Visita animata di teatrOrtaet ambientata nel Parco di San Guido Abate.
Attraverso alcuni personaggi danteschi femminili, in dialogo con il poeta, si raccontano le diverse sfaccettature che Dante attribuisce al sentimento amoroso.
Al termine degustazione di vini offerta da Corte Madonnina.
Biglietti: € 10,00 a persona.
Ridotto € 5,00 per ragazzi da 7 a 14 anni.
Bambini fino a 6 anni gratuito.
Clicca qui per la p renotazione obbligatoria
Dalle ore 21.30 la facciata dell'Abbazia di Pomposa si animerà con suggestive proiezioni e musiche.
Per l'occasione, l'Abbazia di Pomposa rimarrà aperta fino alle 22.30.
Per informazioni:
IAT Abbazia di Pomposa: tel. 0533 719110
Mail: iat.pomposa@comune.codigoro.fe.it
"L'Amore che move il sole e l'altre stelle"
Dante, le donne, l'amore
Lo spettacolo dedicato al VII Centenario dalla morte di Dante (1321-2021) nasce in tempo di COVID e propone un allestimento all’aperto, in mezzo agli alberi.
Da rappresentare in boschi, parchi e giardini (anche in forma itinerante), inizia dal primo canto dell’inferno nella “Selva oscura” nella quale la rappresentazione è ambientata.
Francesca da Rimini è protagonista del celebre quinto canto dell'Inferno. Amante appassionata, travolta da sentimenti che ritiene più forti della sua volontà: “Amor ch’a nullo amato amar perdona”. Francesca è figlia di Guido da Polenta il Vecchio, signore di Ravenna, andata sposa a Gianciotto Malatesta per motivi politici; secondo Dante ebbe come amante il cognato Paolo Malatesta. Scoperti dal marito, furono entrambi trucidati. A partire dalla citazione dantesca è nata una folta letteratura, leggendaria e letteraria, su questi due personaggi: al di là delle interpretazioni romantiche o decadentiste per Dante la condanna dell'amore carnale è netta e non è attenuata dalla commozione del poeta che si sentiva particolarmente coinvolto da questa colpa.
L'amore passionale di Francesca ha il suo riflesso nell'odio e nel desiderio di vendetta che nutre nei confronti del suo uccisore. Il dialogo con Dante mette in luce proprio questa fissazione amorosa, imprigionata in un'ossessione incapace di andare oltre.
Pia de' Tolomei, che Dante incontra nella seconda balza del Purgatorio, tra i morti di morte violenta, è una senese che sarebbe stata uccisa dal marito, forse per gelosia, o forse per convolare a nuove nozze. L’anima sintetizza la sua vita nei due punti chiave: il matrimonio e la morte. Il sentimento emergente dal colloquio è quello della pietà per il suo assassino. Pia è una donna mite e discreta, ricca d'intimo pudore, che, nonostante la violenza subita, non odia.
In Paradiso Dante incontra Piccarda Donati, costretta dal fratello Corso, capo della casata, a uscire dal convento delle Clarisse in cui si era sposata con Cristo per sposarsi con Rossellino della Tosa, facinoroso capofazione.
Dante è legato alla famiglia Donati: era amico intimo del fratello minore di Corso, Forese, con cui parla a lungo nel Purgatorio, e ha sposato la cugina di Corso, Forese e Piccarda, Gemma Donati.
Beatrice, che significa “colei che rende beati” è la donna che ispira gran parte della produzione poetica dantesca e la sua guida nell'ultima parte del suo viaggio ultraterreno. Essa rappresenta da un lato la bellezza concepita secondo la poetica stilnovista, che muove il cuore del poeta, la donna angelicata; dall'altro, nella Commedia, è la rappresentazione della teologia cristiana che risponde ai dubbi e mostra la luce divina in tutto il suo splendore.
Lo spettacolo si conclude con Dante che recita la preghiera di San Bernardo dedicata alla Madonna (Paradiso, canto XXXIII), riprendendo la scena che gli attori di teatrOrtaet recitano davanti al Giudizio Universale dipinto da Giotto, nella Visita animata® dedicata alla Cappella degli Scrovegni.