Persone con disabilità costrette a scendere dal treno: sdegno e denunce

Un gruppo di 27 ragazzi disabili saliti sul regionale che da Genova Porta Principe doveva riportarli a Milano è stato costretto a scendere perché i turisti saliti sul treno hanno occupato i posti riservati e si sono rifiutati di farli sedere. Trenitalia esprime “sdegno per l'accaduto”. Stefani: “L'inclusione è una battaglia che ci vede tutti uniti, episodi del genere vanno stigmatizzati all'unanimità”. Dal Codacons una denuncia alla Procura

Persone con disabilità costrette a scendere dal treno: sdegno e denunce

Un gruppo di 27 ragazzi disabili saliti sul regionale 3075 che da Genova Porta Principe doveva riportarli a Milano e sul quale erano stati prenotati i posti è stato costretto a scendere perché i turisti saliti sul treno prima di loro hanno occupato i posti riservati e si sono rifiutati categoricamente di farli sedere. Un episodio che ha costretto Trenitalia ad allestire in fretta un pullman dedicato per poter portare i ragazzi disabili e i loro accompagnatori a Milano. E’ accaduto ieri pomeriggio. Il clamore pe rla vicenda ha portato Trenitalia a ricostruire in una nota la vicenda: “Ieri 18 aprile Trenitalia aveva riservato sulla prima vettura del treno regionale 3075 Albenga-Milano i posti necessari a far viaggiare da Genova a Milano una comitiva di persone con disabilità (27 persone + 3 accompagnatori). Sul treno, arrivato a Genova Piazza Principe in ritardo per un precedente atto vandalico, che aveva costretto a cambiare tipo di convoglio a Savona, sono saliti numerosi viaggiatori occupando tutti i posti, compresi quelli tenuti e rimasti fino a lì liberi per la comitiva. A quel punto il personale di assistenza alla clientela è salito a bordo per invitare le persone a liberare quei posti.  Dopo circa venti minuti, nell’impossibilità di persuadere i clienti e permettere alla comitiva di viaggiare seduta e in maniera confortevole, com’era previsto, Trenitalia ha individuato una soluzione alternativa, utilizzando un pullman sostitutivo”.

“E’ stata quindi fornita a Genova la massima assistenza – continua Trenitalia -, consegnando a ciascuno un kit con snack e bevande, accompagnandoli ai servizi igienici e, successivamente, al pullman per raggiungere Milano”.
Trenitalia, esprimendo “vivo dispiacere e sdegno per l'accaduto”, annuncia che rimborserà integralmente il biglietto a tutti i partecipanti e conferma il proprio impegno a “tutelare il diritto alla mobilità di tutti, in particolar modo di chi, per poterne godere pienamente, necessita di ogni doverosa attenzione: professionale, organizzativa e di comune senso civico”.

La ricostruzione di Trenitalia è arrivata dopo che proteste e prese di posizione erano già state palesate da politici e associazioni.
La ministra Stefani: “Condannare il gesto”. "Ventisette persone con disabilità cacciate dal treno, chiamiamo le cose con il loro nome e condanniamo questo gesto. L'inclusione è una battaglia che ci vede tutti uniti ed episodi del genere vanno stigmatizzati all'unanimità, altrimenti avremo perso tutti. Per fortuna ci sono tante persone nel nostro Paese che rispettano i diritti delle persone con disabilità: a loro sembrerà assurdo quanto accaduto sul treno Genova-Milano". Lo ha scritto la ministra per le Disabilità, Erika Stefani, sul suo profilo Facebook in merito a quanto accaduto ieri ai passeggeri disabili che hanno trovato occupati i posti prenotati sul treno da Genova Principe a Milano.

E il Codacons denuncia Trenitalia. Il caso si è risolto, ma è tutt'altro che chiuso. Almeno per il Codacons, che parla di “vicenda disgustosa”.
“Vengono a mancare le normali regole di convivenza - afferma il presidente nazionale del Codacons, Marco Donzelli -. Quanto accaduto lascia ancora più perplessi, perché Trenitalia deve fare in modo di garantire a coloro che ne hanno diritto i posti sui mezzi, e se ci sono delle violazioni far rispettare le regole, altrimenti è il far west. Per questo motivo – conclude Codacons - presenteremo una denuncia/querela alla Procura della Repubblica, chiedendo che i responsabili dell'accaduto vengano identificati e perseguiti secondo la legge”.

Toti: “Fatto esecrabile, senza alcuna giustificazione”. “E' certamente un episodio totalmente esecrabile, fatto soprattutto di mancato rispetto verso i cittadini più fragili e di maleducazione, in una giornata complicata da spostamenti di massa previsti ma molto abbondanti". Così il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, a margine del Consiglio regionale, in merito a quanto accaduto ieri. "Non vi è giustificazione per chi, anche semplicemente per educazione civica, non si comporta in modo tale da garantire anche a tutte le persone che hanno più difficoltà, di poter godere dei propri diritti di mobilità e di spostamento", ha aggiunto il governatore.
Toti fa sapere di aver sentito "questa mattina presto anche il ministro Giovannini: ci siamo accordati per vederci in settimana perché lo sfondo di tutto questo è la necessità di programmare un servizio di treni interregionale, che dipende dal ministero e non dal contratto di servizio con la Regione, che agevoli il nostro turismo e la possibilità di muoversi tra le regioni del Nord e le riviere liguri, in una stagione turistica che si preannuncia molto incoraggiante".
Intanto, la Regione Liguria ha invitato gli esclusi del treno a Euroflora. "Invitiamo la comitiva di questi ragazzi disabili a trascorrere una bella giornata in Liguria, durante Euroflora, fino all'8 maggio a Genova".

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)