Over65 con patologie croniche e degenerative: 1,2 milioni per nuove tecnologie
Nuovo bando della Fondazione con il Sud, con scadenza 17 giugno, per sperimentare strumenti capaci di migliorare le condizioni di vita: dalla telemedicina alla domotica, ma anche servizi di accompagnamento per mantenere le autonomie residue e a rafforzare i legami sociali. Borgomeo: "Al centro la persona e il concetto di welfare di comunità"
Il bando "Welfare e Tecnologie” rivolto alle organizzazioni del terzo settore meridionali mette a disposizione 1,2 milioni di euro per sperimentare nuove tecnologie capaci di migliorare le condizioni di vita di persone over65 con patologie croniche e degenerative, promuovendo l’innovazione delle attività di cura e assistenza sanitaria e sociale. Lo ha lanciato la Fondazione con il Sud, con scadenza 17 giugno 2022.
“Nel nostro Paese il 23,2% della popolazione ha almeno 65 anni. Si stima che nel 2050 questa percentuale salirà al 35%. Oltre la metà di queste persone è affetto da gravi patologie croniche e multimorbilità. Tra gli over85 la quota raggiunge i due terzi, con una percentuale più elevata tra le donne, il 69% contro il 60% tra gli uomini. Sono quasi 4 milioni le persone over 65 con gravi limitazioni motorie, sensoriali o cognitive e oltre un anziano su dieci manifesta una grave riduzione di autonomia nella cura della propria persona”, sottolinea la Fondazione ricordando che durante la pandemia da Covid-19 questa specifica fragilità ha esposto la popolazione anziana a un maggiore rischio di morte, di ospedalizzazione e di ricovero in terapia intensiva.
La forbice tra Nord e Sud per quanto riguarda salute e benessere è ampia. “Gli over 65 con patologie croniche sono tra i più a rischio e i più colpiti dalla pandemia purtroppo ancora in corso - sottolinea il presidente Carlo Borgomeo - Con questo bando vogliamo dare un segnale di reazione e di speranza, sfruttando le opportunità offerte dalla tecnologia, impensabili fino a qualche anno fa, anche per quanto riguarda il benessere psico-fisico delle persone. I dati ci dicono che c’è un divario tra Nord e Sud nelle condizioni di salute degli ultrasessantacinquenni: nelle regioni meridionali ci sono più persone che soffrono di patologie croniche, spesso con perdita di autosufficienza. Come sappiamo pure che al Sud molto spesso la “cura” è più una speranza che un diritto. Dopo aver promosso un bando, scaduto lo scorso agosto, dedicato proprio al contrasto della povertà sanitaria al Sud, abbiamo deciso di intervenire anche sul fronte dell’innovazione tecnologica oltre che sociale, mettendo al centro la persona e il concetto di welfare di comunità, con l’auspicio che possa essere un percorso di sviluppo diffuso anche dagli enti pubblici”.
Attraverso il bando “saranno sostenuti interventi esemplari, sperimentali e scalabili, tesi a introdurre, in collaborazione con i servizi socio-sanitari territoriali, soluzioni tecnologiche orientate al miglioramento del benessere e dell’autonomia delle persone che abbiano compiuto 65 anni. Potranno essere previsti interventi nell’ambito della teleassistenza, telemedicina, domotica o altre modalità di supporto che prevedano l’utilizzo di tecnologie avanzate e innovative”. Le proposte potranno prevedere l’adattamento e/o il trasferimento di soluzioni tecnologiche già disponibili oppure la sperimentazione di nuove tecnologie. Oltre alla componente tecnologica, dovranno essere previsti servizi di accompagnamento e assistenza volti ad aiutare le persone interessate a mantenere le autonomie residue e a rafforzare i legami sociali, specialmente quelli intergenerazionali.I partenariati di progetto dovranno essere composti da almeno quattro organizzazioni, di cui una di terzo settore come “soggetto responsabile”.
Le proposte dovranno essere presentate online, attraverso la piattaforma Chàiros dal sito www.fondazioneconilsud.it.