#NoEsonero: la mobilitazione per l'inclusione scolastica parte dai social
L'alunno con disabilità potrà essere esonerato da alcune discipline e sarà possibile ridurre il suo orario scolastico: sono i due punti maggiormente critici evidenziati dal Coordinamento italiano insegnanti di sostegno e da alcune associazioni. La battaglia inizia con la foto del profilo
“#Noesonero. L'inclusione non si fa fuori”: è lo slogan della protesta che ha preso il via nei giorni scorsi sui social, una vera e propria mobilitazione per dire no al nuovo modello del Pei. L'iniziativa è partita dal Coordinamento italiano insegnanti di sostegno e, per adesso, consiste nel modificare la propria foto del profilo, aggiungendo appunto l'hashtag e lo slogan. “Hai visto cambiare la nostra foto del profilo? Vuoi sapere perché? - si legge nei post di chi in queste ora sta aderendo alla campagna - Sono arrabbiata, siamo arrabbiati! Ci stiamo mobilitando contro alcuni punti critici del DI 182/2020. Il 29/12/2020 è stato varato il decreto che prevede - per gli studenti con disabilità - la possibilità unilaterale della scuola di disporre l'esonero da alcune discipline e la riduzione dell'orario scolastico. Quasi 40 anni di lotte estenuanti delle famiglie per includere i propri figli a scuola con pari diritti e dignità, cancellati con un colpo di spugna. In questo assurdo periodo di retrocessione culturale, una delle ciliegine sulla torta era sbattere fuori dalla scuola italiana gli studenti con disabilità. Il problema, tuttavia, non è di questi alunni e delle loro famiglie, ma di chiunque creda in una società giusta ed equa per tutti. Ti chiedo di unirti a questa battaglia con un piccolo gesto, inserendo - anche per un breve periodo - il logo #NoEsonero nella tua foto del profilo”.
Momento centrale della campagna sarà il flashmob sui social, in programma per sabato 13 febbraio alle 12, “per condividere tutti insieme le nostre immagini di manifestanti. Quanto più puntuali saremo tanto più sarà efficace: sarà proprio come trovarsi insieme in piazza a manifestare!”, spiegano gli organizzatori.
5 no e 5 sì per una piena inclusione
Nel volantino della campagna, sono elencati i “no” e “sì” per una vera e piena inclusione scolastica: No “all’esonero dalle discipline di studio, agli alunni con disabilità fuori dalla classe, alle tabelle prestabilite per le ore di sostegno, ai genitori semplici partecipanti al Glo, alla legalizzazione di cattive prassi”. Sì, invece, “ai progetti individuali costruiti sulla persona, alla piena inclusione scolastica, all’autodeterminazione degli alunni, alla corresponsabilità educativa degli insegnanti, al modello unico di Pei”.
Come partecipare
Per partecipare alla manifestazione, “basta pubblicare una foto sui social con il formato Polaroid messo a disposizione. Il soggetto può tenere in mano un cartello con un messaggio: 'L’inclusione non si fa fuori', o 'In classe un posto per tutti c’è', o 'C’è sempre un modo semplice per spiegare cose difficili', o 'Voglio studiare Dante, ma mi hanno esonerato!”.