Lorenzo Amurri, a cinque anni dalla sua scomparsa
"Tracce di ruote" di Lorenzo Amurri (Fandango) raccoglie i post del blog che l'autore, tetraplegico, aveva creato prima della sua morte. I temi? La quotidianità stravolta, le difficoltà dell'assistenza domiciliare, l’accessibilità
Nel suo ultimo post sul blog "Tracce di ruote", datato 8 dicembre 2015, Lorenzo Amurri era contento di poter scrivere in ospedale. "Seduto in carrozzina, con il computer sistemato su un tavolo: quello che per chi scrive è la normalità giornaliera, per me è una splendida novità. Non ho potuto farlo per dodici lunghissimi mesi, e anche se mi trema la mano e la fatica non è poca, l’emozione e la voglia sono più forti". Era ricoverato da un anno: alla tetraplegia, conseguenza di un incidente sugli sci quando aveva 26 anni, si era aggiunto un tumore che lo ha stroncato il 12 luglio 2016, a 45 anni. Chitarrista rock e produttore musicale, con il romanzo autobiografico "Apnea", nel 2013 Lollo (così lo chiamavano gli amici) è stato finalista allo Strega e vincitore del Premio Strega Giovani. Ma cinque anni prima era già nato il blog, che dà il titolo a questo volume in cui sono raccolti i post, con la prefazione del cantautore Niccolò Fabi. Partendo dalla sua quotidianità stravolta, Amurri sentenzia: "Il concetto di accessibilità in Italia non è ancora stato ben recepito". Ma le difficoltà dell’assistenza domiciliare e dell’ottusità burocratica non hanno mai spento la sua voglia di bere un buon vino e godere di un panorama.
(La recensione è tratta dal numero di novembre di SuperAbile INAIL, il mensile dell’Inail sui temi della disabilità)
Laura Badaracchi