Le richieste delle società civili al G7: se ne parla al Civil7

A Roma si riunisce la rete internazionale. Riccardo Moro: "G7 può essere parte del problema se promuove unilateralmente gli interessi delle economie più sviluppate, o parte della soluzione, se difende i diritti umani"

Le richieste delle società civili al G7: se ne parla al Civil7

"Non arriviamo solo da sette Paesi, ma da tutto il mondo e il nostro impegno è raccogliere e rappresentare le richieste di tutte le società civili": questo il mandato del Civil7 (C7), rete internazionale protagonista oggi nel quartier generale della Fao di un summit di stimolo e dialogo con i governi dei G7.

A illustrare la prospettiva è Riccardo Moro, chair del Civil7. "L'idea dell'universalità non implica solo il mettere insieme ma riguarda piuttosto uno sforzo congiunto" ha sottolineato il responsabile, aprendo il vertice. "Come Civil7 lavoriamo con una 'constituency' che abbraccia tutto il mondo: per questo siamo lo spazio ufficiale di dialogo con il G7".

Il summit alla Fao è stato l'occasione per la consegna di un comunicato del C7 all'ambasciatrice Elisabetta Belloni, sherpa del forum intergovernativo, che quest'anno è a presidenza italiana. Nel testo si legge tra l'altro: "Mancano solo sei anni al 2030 e al raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile e il mondo si trova ad affrontare una serie di sfide critiche strutturali e sistemiche, con ampi gruppi di popolazione, come le donne, i bambini, i giovani e i più emarginati, che portano il peso maggiore dell'attuale policrisi".

Secondo Moro, "il G7 può essere parte del problema se promuove unilateralmente gli interessi delle economie più sviluppate, o parte della soluzione, se difende i diritti umani e gli interessi comuni dell'umanità e del pianeta per un futuro più pacifico, giusto, sostenibile e sicuro".

Il chair ha aggiunto: "Per tali ragioni, il Summit rappresenta un momento cruciale di confronto e di dialogo del C7 con la delegazione del G7, con il mondo istituzionale, con le rappresentanze del mondo economico e finanziario e con altri attori della società civile nazionali e internazionali".

"Società civili cruciali"

"Le società civili del mondo sono cruciali affinché nessuno sia lasciato indietro": lo ha detto il direttore generale della Fao, Qu Dongyu, evidenziando al riguardo la necessità che i governi rispettino i propri impegni in materia di aiuti allo sviluppo. Il dirigente si è rivolto con un messaggio video ai partecipanti al summit del Civil7. "C'è ancora molta strada da fare perché sia mantenuta la promessa di una risoluzione approvata dalle Nazioni Unite nel 1970, più di 50 anni fa" ha denunciato il responsabile. "In quell'occasione ci si è assunti l'impegno a devolvere almeno lo 0,7 per cento del Prodotto interno lordo dei singoli Paesi all'Aiuto pubblico allo sviluppo".

Il G7 "non sarà una fortezza"

Il G7 non sarà "una fortezza" ma resterà aperto alle "richieste" e alle "aspettative" del resto del mondo: lo ha detto l'ambasciatrice Elisabetta Belloni, sherpa del forum, quest'anno a presidenza italiana. "Il gruppo non è una fortezza ma è aperto alle richieste e alle aspettative del resto del mondo" ha detto Belloni in riferimento al G7. Rispetto al Civil7, poi, lo sherpa ha sottolineato: "Le sue raccomandazioni saranno senz'altro considerate nel lavoro di un anno che svolgeremo come presidenza".

L'obiettivo è "catalizzare" risorse "sia pubbliche che private" per garantire il diritto al cibo aggiunge Belloni. Il progetto sarà sul tavolo del vertice dei capi di Stato e di governo del forum delle sette potenze industrializzate previsto a giugno a Borgo Egnazia, in Puglia. Nel suo intervento, lo sherpa ha citato anche il Piano Mattei, l'iniziativa del governo italiano che guarda all'Africa. (DIRE)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)