Latte artificiale, pediatri e neonatologi chiedono una regolamentazione del marketing digitale

Affermano gli esponenti di Sin e Sip: “Il marketing digitale contrasta l’impegno del mondo sanitario a promuovere l’allattamento al seno, norma nutrizionale ottimale per l’infanzia”. Pediatri e neonatologi italiani dichiarano quindi la propria preoccupazione per i possibili effetti negativi sulla salute materno-infantile e chiedono al legislatore “un’attenzione speciale per regolamentare tempestivamente il marketing digitale”

Latte artificiale, pediatri e neonatologi chiedono una regolamentazione del marketing digitale

Mamme e utilizzo del latte artificiale, pediatri e neonatologi chiedono una rapida regolamentazione del marketing digitale. Lo fanno con una nota a firma di Luigi Orfeo, presidente Società italiana di neonatologia (Sin), Annamaria Staiano, presidente della Società italiana di pediatria (Sip), Riccardo Davanzo, presidente della Commissione allattamento della Sin (Comasin) e Guglielmo Salvatori, coordinatore del Tavolo allattamento della Sip (Tasip).

Nella nota si afferma: “È noto che l’esposizione da parte delle donne e delle famiglie alla pubblicità correlata alla commercializzazione delle formule lattee determina un’attitudine più positiva nei loro confronti e un bisogno percepito (anche se non fondato) di far ricorso al latte di formula. Questo può far si che la donna, in momenti di difficoltà e disagio si orienti con maggior facilità ad abbandonare l’allattamento al seno. Il marketing digitale, favorito dalla pandemia degli ultimi 2 anni, sta ora divenendo dominante, rispetto ad altre forme, tradizionali di pubblicità”.

“In data 28 aprile 2022 - ricordano Sip e Sin -, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha lanciato l’allarme, pubblicando il documento ‘Scope and Impact of Digital Marketing Strategies for promoting Breastmilk Substitute’.  https://www.who.int/publications/i/item/9789240046085. Questo stigmatizza il ruolo che il marketing digitale senza controllo o regolamentazione ha a livello globale nel pubblicizzare il latte artificiale. Le aziende, infatti, stanno attualmente utilizzando mezzi e metodi diversi quali app, baby-club, influencer, blog, video-blog, social media per lo più sponsorizzati per far pervenire un messaggio pubblicitario personalizzato alle donne, che si trovano in un momento delicato della loro maternità”.

“Il marketing digitale - ricordano pediatri e neonatologi - contrasta l’impegno del mondo sanitario a promuovere l’allattamento al seno, norma nutrizionale ottimale per l’infanzia”.
I pediatri ed i neonatologi italiani dichiarano quindi la propria “viva preoccupazione per i possibili effetti negativi sulla salute materno-infantile” e si associano all’Oms nel richiedere al legislatore “un’attenzione speciale per regolamentare tempestivamente il marketing digitale”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)