L’offerta rurale intercetta il desiderio di turismo slow
Dal 2020 in poi il settore agrituristico ha registrato un incremento del 5 per cento: sempre di più le persone sono alla ricerca di spazi aperti, fuori dai circuiti tradizionali, dove trascorrere un tempo di riposo.
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Meglio ancora se disconnessi dai dispositivi elettronici. Non solo. «Il turismo rurale – commenta Francesca De Poli, contitolare con le sorelle dell’agriturismo Capeeto di Padova e presidente di Turismo Verde Cia Padova – è in grado di intercettare la domanda di buon cibo, e quindi di prodotti tipici di qualità legati alla stagionalità, e di un approccio slow. I turisti hanno così la felice opportunità di gustare in maniera lenta, lontano dalla confusione, sia le primizie che i paesaggi. Talvolta raggiungono la meta...