Ho dichiarato guerra ai bulli con i social
"Brutto e cattivo" (DeA), di Raffaele Capperi, è la storia vera di una ragazzo nato con la sindrome di Treacher Collins, malattia che colpisce uno su 50mila nati e che provoca malformazioni al viso, oltre a problemi di vista e di udito
«Essere indicati è una cosa orribile, è come avere puntato addosso un fucile». Da quando è all’asilo Raffaele Capperi è abituato a essere additato, preso in giro, deriso. A volte anche incoraggiato, con quella metaforica pacca sulle spalle che preferirebbe evitare. "Brutto e cattivo" è l’autobiografia di una ragazzo nato con la sindrome di Treacher Collins, una malattia che colpisce uno su 50mila nati e che provoca malformazioni al viso, oltre a problemi di vista e di udito. La stessa patologia di Auggie Pullman, il protagonista del celebre film "Wonder", come Raffaele vittima di feroci attacchi da parte dei bulli a causa del suo aspetto. Un bullismo che nasce sulle strade del suo paese, Monticelli d’Ongina, in provincia di Piacenza, per trasferirsi sul web, prima quando la sua fidanzata pubblica su Facebook una foto di loro due insieme e, successivamente, quando Raffaele decide di raccontare la propria storia su Tik Tok. Ma non tutto ciò che arriva dai social viene per nuocere e sarà proprio attraverso la rete che il giovane troverà la propria strada. Imparando a non nascondersi e ingaggiando una campagna contro il bullismo che, qualche settimana fa, gli è valsa l’onorificenza al merito da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
(La recensione è tratta dal numero di gennaio di SuperAbile INAIL, il mensile dell’Inail sui temi della disabilità)