Giovani, l'Emilia-Romagna attua le loro proposte: "antidoto alle baby gang"
In Emilia-Romagna "il futuro lo scrivono i giovani". Le idee emerse da "Youz", il Forum regionale giovani inteso come "percorso di ascolto" che, da giugno a novembre, ha coinvolto in 11 tappe da Piacenza a Rimini oltre 2.000 ragazze e ragazzi emiliano-romagnoli under 35
"Il futuro lo scrivono i giovani" in Emilia-Romagna: qui stanno disegnando la regione di domani a suon di suggerimenti alle istituzioni su interventi da attuare o da mettere in cantiere. Spiccano in particolare 10 loro proposte, che la Regione si impegna a realizzare incrociando tra loro gli assessorati: si tratta delle idee emerse da "Youz", il Forum regionale giovani inteso come "percorso di ascolto" che, da giugno a novembre, ha coinvolto in 11 tappe da Piacenza a Rimini oltre 2.000 ragazze e ragazzi emiliano-romagnoli under 35. Oltre ad aver inciso con le loro scelte su fondi da quasi due milioni di euro, per il finanziamento di progetti delle singole realtà giovanili, con il Forum sono tre, in particolare, le azioni previste: bandi per spazi "che promuovano il loro protagonismo e la loro autonomia", iniziative dei ragazzi su ambiente, cultura, Lgbtiq. L'obiettivo della Regione è promuovere quindi "aggregazione, inclusione, lavoro, sport, autoimprenditorialità, digitale", coinvolgendo la rete Informagiovani e i Centri per l'impiego, per ridurre anzitutto la quota di 'neet', i giovani che non lavorano né studiano. Ma non solo. Ci sono "tante altre suggestioni, nate dal percorso partecipato", che la giunta regionale cercherà di cogliere nella redazione delle nuove Linee Guida per le politiche giovanili. Illustrano tutto il piano oggi la vicepresidente della Regione con delega alle Politiche giovanili, Elly Schlein, e il presidente Stefano Bonaccini, i quali non nascondono di puntare anche a sciogliere via via il fenomeno baby gang, grazie al nuovo slancio. "Ribaltiamo un paradigma, impostando le nostre politiche partendo dall'ascolto dei giovani. Vogliamo approfondire- riconosce la vicepresidente- e arrivare a un 'patto di comunità', con interlocutori che ci chiedono di lavorare in rete sui temi del disagio giovanile e sull'aggressività mostrata in alcune realtà. Il decalogo Youz, con le 10 proposte di ragazze e ragazzi che la Regione si impegna a realizzare, vuole essere anche un antidoto al fenomeno delle violenze giovanili. Moltiplicare le opportunità di supporto psicologico e di attività culturali, come stiamo facendo, oltre a far dialogare meglio tra loro Informagiovani e Centri per l'impiego, può aiutarci molto- confida la vicepresidente della Regione- sul fronte della prevenzione di questi fenomeni, se lavoriamo in rete, che stanno preoccupando le nostre comunità". Ci conta anche Bonaccini: "Speriamo che anche tutto questo possa essere un argine, anche se certamente non esaustivo, visto che poi c'è tutto il tema della scuola. Anche con il nostro nuovo piano sociosanitario, comunque, metteremo in campo nuove opportunità, visti i tanti disagi accusati con la pandemia dai giovani" in primis.
Tra i singoli progetti indicati dai ragazzi di Youz, ci sono, nel capitolo "supporto psicologico", sportelli di ascolto nelle scuole e spazi per i giovani, così come azioni di sostegno a "competenze, cultura e creatività, transizione ecologica". Le risorse già disponibili per la fase di avvio di Youz beneficeranno di ulteriori fondi, rientrando nell'ambito della progettazione relativa a Next Generation Eu, Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), Fondi strutturali e piani integrati regionali: Patto per il Lavoro e per il Clima, Programma di mandato, Strategia Regionale per lo Sviluppo sostenibile Agenda 2030. (DIRE)