Firenze, denunce ai vigli che hanno fermato ambulante senegalese
Nel capoluogo toscano arriva anche l’ambasciatore del Senegal dopo il video (diventato virale) del fermo con placcaggio del giovane africano. Il sindaco Nardella: “Avvieremo indagine interna”. La protesta dei senegalesi
L’ambasciatore del Senegal in Italia arriva a Firenze dopo il caso del fermo con “placcaggio” da parte dei vigili nei confronti di un venditore ambulante che, secondo i vigili, aveva reagito a un controllo scagliando un pugno. L’episodio del fermo è stato immortalato da un video di due passanti, che poi hanno denunciato in Procura i due vigili. «E’ stato un colloquio molto cordiale, aperto e franco» ha detto il sindaco Dario Nardella.
Il caso innescato dal video sui fatti di martedì 5 aprile, accanto a Ponte Vecchio, è approdato anche in Consiglio comunale ed in piazza Signoria, dove alcune persone hanno partecipato a un presidio. Domenica da Dakar era arrivato un duro comunicato del ministero degli Esteri che chiedeva chiarimenti all’Italia per un trattamento giudicato «razzista, inumano e degradante» ed era stato preannunciato l’arrivo dell’ambasciatore e all’incontro hanno partecipato, oltre al prefetto Mario Valenti, il comandante della Polizia Municipale, Giacomo Tinella, e il console onorario a Firenze del Paese africano, Eraldo Stefani.
«L’ambasciatore ha presentato le sue rimostranze su quello che è accaduto martedì scorso. Gli abbiamo assicurato che faremo tutto ciò che è necessario per fare piena chiarezza su tutto l’accaduto, dall’inizio alla fine — ha detto Nardella — Avvieremo una verifica interna con la Polizia municipale per individuare tutti i dettagli della dinamica perché se ci saranno dei responsabili questi saranno sanzionati disciplinarmente».