Disabili visivi in fuga dall’Ucraina: Uici Sicilia pronta ad accogliere
Lettera dell’organizzazione a regione Sicilia e all’Unione ciechi nazionale per organizzare l’accoglienza. Minicleri: "Nelle guerre come nelle pandemie a patire i disagi più gravi sono le persone con disabilità, che hanno bisogno anche di servizi specifici”
“Abbiamo inviato una lettera alla Regione Siciliana e all’Uici nazionale per conoscere con quali strutture dovremo dialogare per mettere a punto un piano per l’accoglienza dei disabili visivi in fuga dall’Ucraina”. Lo rende noto Gaetano Renzo Minincleri, presidente del Consiglio regionale siciliano dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti, che in una nota ricorda come “anche nelle guerre, come nelle pandemie, a patire i disagi più gravi sono le persone con disabilità, che hanno bisogno come tutti del massimo della solidarietà, ma in più anche del sostegno con servizi specifici”.
L’Uici Siciliana “si è messa a disposizione per fornire ospitalità e servizi a non vedenti e ipovedenti ucraini”, insieme all’Istituto per Ciechi Florio e Salamone di Palermo, all’Istituto per Ciechi Ardizzone Gioeni di Catania, all’Irifor Sicilia Onlus, al Centro regionale Helen Keller scuola cani guida di Messina e alla Stamperia Regionale Braille di Catania. “Abbiamo preso questa decisione – sottolinea Minincleri - per senso di solidarietà umana per l’Ucraina devastata da aggressioni e bombardamenti a seguito dei quali già milioni di persone stanno fuggendo per trovare salvezza in altri Paesi”.
Minincleri ha ricordato come le organizzazioni siciliane che si occupano delle disabilità visive si stiano ancora rimettendo in piedi “dopo due difficilissimi anni caratterizzati da un’imprevedibile e drammatica pandemia che ha stravolto le vite di tutti”.
“Ma - ha aggiunto - non possiamo non pensare a tutta la popolazione ucraina travolta da una folle e disumana guerra e in particolare, conoscendo le loro peculiari necessità, alle nostre sorelle e ai nostri fratelli non vedenti e ipovedenti, ai quali metteremo a disposizione strutture e servizi specialistici”. “Da qui la volontà - ha concluso il presidente dell’Uici siciliano - di mettere a punto uno specifico piano per l’accoglienza. E se potremmo ospitare direttamente fino a un certo numero di non vedenti e accompagnatori, i servizi potrebbero però essere estesi anche ai disabili visivi ospitati in altre strutture”.