Coronavirus. A Napoli, mascherine gratis realizzate dai migranti
Si tratta di un’iniziativa portata avanti da sarte migranti e sostenuta da Less Cooperativa sociale, l’associazione Inclusione Alternativa e dall’associazione Artur. “In questo periodo stiamo riscoprendo il valore della solidarietà”
Le hanno chiamate le mascherine della solidarietà. Sono create e distribuite gratuitamente da sarte migranti, richiedenti asilo e rifugiati, che hanno deciso come volontari, di dedicare le loro competenze sartoriali alla produzione di mascherine in materiale Tnt sterilizzato da distribuire gratuitamente ad enti, associazioni e privati presenti sul territorio di Napoli che ne hanno più bisogno. A seguire i volontari Less Cooperativa sociale e l’associazione Inclusione Alternativa. “Insieme all’associazione Artur, che a Napoli porta avanti iniziative e progetti per combattere contro il rischio di esclusione sociale e l’emarginazione - spiega una nota -, Less e Inclusione Alternativa hanno deciso di sostenere i sei sarti nella realizzazione di questa iniziativa che testimonia come la partecipazione unitaria e la condivisione dei valori della solidarietà e dell’integrazione possano costituire ponti sociali per una comunità più forte, inclusiva e accogliente”. “Per me questa è un buona idea - racconta una delle sarte volontarie -, perché non tutti hanno la possibilità e i mezzi per poter comprare le mascherine e proteggersi dal virus. Spero che così posso dare un aiuto a chi è più bisognoso”. “Continueremo a sostenere questa iniziativa tenendo presente che in questo momento difficile e di emergenza globale dedicare il nostro impegno sociale allo sviluppo di interventi come questo, dedicati alla comunità ed in particolare ai più deboli, costituisce un contributo ancor più necessario di fronte all’emergere di profondi disagi e difficoltà”, spiega Daniela Fiore, presidente di Less Cooperativa Sociale. “In questo periodo stiamo riscoprendo molti valori tra cui la solidarietà che viene anche dalle comunità straniere, questo non dovremo mai dimenticarlo” aggiunge Paolo De Martino presidente di Inclusione Alternativa.