Commercio equo, l'impatto del Covid: soffre l'artigianato, riparte chi produce alimenti

Dossier di Altromercato, che analizza la situazione da marzo a giugno 2020. A soffrire di più i settori dedicati a generi non di prima necessità (dove la perdita di fatturato è del 53%), in particolare l’artigianato. Il valore della rete, "modello efficace in un momento di crisi"

Commercio equo, l'impatto del Covid: soffre l'artigianato, riparte chi produce alimenti

Nel commercio equo e solidale a pagare maggiormente le conseguenze economiche della crisi legata alla pandemia di Covid-19 sono i settori dedicati a generi non di prima necessità (dove la perdita di fatturato è del 53% contro il 35% di chi produce generi alimentari), in particolare l’artigianato. Ma l’essere parte di un circuito in un momento così difficile è stato un valore aggiunto. Lo racconta il dossier di Altromercato, attraverso le voci e le testimonianze degli stessi produttori, analizzando l’impatto della prima fase della pandemia sulle organizzazioni di produttori di tutto il mondo. Il rapporto traccia un quadro della situazione a partire da marzo fino a giugno 2020, attraverso i risultati di un questionario inviato alle organizzazioni con le quali Altromercato stava lavorando in quel momento: 46 organizzazioni di commercio equo e solidale per un totale quasi 32.000 persone. Al 30 giugno solo 18 organizzazioni su 46 hanno dichiarato di aver ripreso totalmente le proprie attività produttive e sono tutti produttori di alimentari.

“Più che i dati e i numeri, dal documento emerge la forza delle parole e delle testimonianze rilasciate dai singoli produttori. - si legge - Un quadro che mette in luce il modello del Commercio equo e solidale che si dimostra efficace in un momento di crisi come quello della pandemia mondiale di Covid-19: in questa cornice, ad esempio, gli acquirenti del Nord del mondo non hanno sospeso i propri ordini, ma anche tra i produttori la solidarietà si è moltiplicata”.

“La mission di Altromercato è sostenere i produttori più deboli nell’accesso al mercato, per garantire loro condizioni di vita dignitose e migliorative rispetto al commercio tradizionale. In un momento in cui i nostri partner produttori si trovano di fronte a nuove difficoltà dovute all’impatto del Covid-19, il valore del nostro agire si fa ancora più forte – afferma Alessandro Franceschini, presidente di Altromercato, commentando i risultati emersi. –proprio perché si fonda su una relazione continuativa e solidale lungo tutta la filiera produttiva. Ringraziamo tutti i produttori per questo senso di vicinanza in una fase che alla lontananza geografica aggiunge anche la difficoltà di non potersi vedere nei tradizionali viaggi di scambio e conoscenza: i messaggi arrivati ci danno speranza e ci rendono orgogliosi del lavoro che portiamo avanti da oltre 30 anni. Ci insegnano, ancora una volta, ad affrontare le difficoltà e lottare per un’economia più giusta e solidale. Le parole “resilienza”, “solidarietà” e “sostenibilità” si fanno concrete perché legate al vissuto quotidiano dei nostri produttori in questi mesi e sono indissolubilmente legate a quanto stanno vivendo in Italia migliaia di volontari, lavoratori e attivisti del sistema Altromercato. Crediamo fermamente che questa rete di relazioni sia l’unica chiave per moltiplicare le buone pratiche di resistenza alla pandemia e per riuscire ad affrontare insieme la difficoltà con cui questo ci sfida.”

Dal dossier emerge che "tutte le organizzazioni hanno dato sostegno ai propri soci e lavoratori, implementando diverse misure per far fronte all’emergenza (con attività di prevenzione, formazione, smart working, fino ad arrivare al sostegno alimentare). Solo il 30% delle organizzazioni ha dichiarato di aver avuto aiuti da realtà esterne, al contrariol’80% ha prestato aiuto alle comunità vicine".

Le riflessioni sul futuro dei produttori

Sostenibilità, solidarietà, la forza di far parte di un circuito di commercio equo e solidale, l’incertezza e la preoccupazione per il futuro, il pragmatismo e la resilienza: sono i valori intorno a cui ragionano le organizzazioni intervistate. La speranza è "che la pandemia possa portare a un futuro più sostenibile, che dia maggiore forza a chi da sempre lavora per produrre in modo attento, per le persone e per l’ambiente". La solidarietà è il tema che emerge in modo più potente. 
"Il Dossier riscontra - com'è naturale - una forte incertezza riguardo al futuro, che provoca preoccupazione e smarrimento. - si legge - Alcune organizzazioni temono infatti di non riuscire più a sostenere i propri artigiani perché stimano un calo significativo delle vendite per il futuro. Degno di nota è il forte pragmatismo nel riflettere sul proprio futuro lavorativo: molti hanno indicato soluzioni concrete per superare la crisi e manifestato la loro volontà di adattarsi alle nuove sfide. Tante organizzazioni hanno offerto un quadro molto chiaro e preciso di ciò che stanno facendo per adattarsi ai cambiamenti imposti dalla pandemia. Si parla di diversificare i propri prodotti, cercare nuove possibilità commerciali, come l’espansione nel mercato locale o nei canali online, e di accogliere le nuove sfide tecnologiche che il momento ha reso necessarie. Tutto questo si può riassumere con il termine “resilienza”, parola rappresentativa del mondo del Commercio Equo e Solidale, dove i produttori hanno sempre dovuto adattarsi ai cambiamenti e far fronte a nuove sfide".

Il valore della rete: solidarietà e resilienza

Dalle dichiarazioni delle organizzazioni emerge il valore di appartenere a un circuito: "Più di un'organizzazione sostiene di aver compreso, adesso ancora di più, il potere del Commercio Equo e Solidale, ad esempio perché gli acquirenti non hanno sospeso i propri ordini, come purtroppo spesso è avvenuto in altri casi, e questo ha permesso di sostenere i propri produttori." Alcune organizzazioni grazie al “Premio Fair Trade” hanno potuto aiutare i propri agricoltori a far fronte alle difficoltà sorte con la pandemia.

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)
Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)