Bonus psicologo, Soleterre: "Passo avanti, ma piccolo e non sufficiente"
Il presidente Rizzi: “Servono risposte con urgenza: 7 pazienti su 10 presi in carico da Fondazione, che non hanno avuto accesso al sistema pubblico, presentano gravi casi di depressione”
“L’inserimento del bonus psicologo nel decreto Milleproroghe è sicuramente un passo in avanti, anche se piccolo e ancora non sufficiente, da parte del Governo di presa coscienza di un tema tanto discusso quale quello della salute mentale. Si è giunti a questo risultato grazie a una caparbia battaglia condotta da diversi esponenti e parlamentari dell’opinione pubblica”. E’ il commento di Damiano Rizzi, presidente di Fondazione Soleterre, ong che da quasi vent’anni, oltre che fornire cure e assistenza medica, si impegna per la salvaguardia e la promozione del benessere psico-fisico per tutte e tutti, in ogni parte del mondo. Sono 16 gli ospedali supportati da Fondazione Soleterre con forniture mediche, strumentazioni e formazione personale, 21.500 i bambini assistiti tramite il Progetto Internazionale di Oncologia Pediatrica e 30.000 persone raggiunte per la lotta alla malnutrizione e la salute materno- infantile.
“Continuare a non prendere misure in merito sarebbe stato come negare l’evidenza di un serio problema di salute pubblica destinato a peggiorare se non si interviene con solerzia. – prosegue Rizzi - Destinare la metà di 20 milioni alla rete pubblica è un tentativo - vedremo poi quanto efficace - di potenziare l’assistenza psichiatrica da parte delle strutture pubbliche, che oramai da anni vivono in uno stato di grande emergenza. È sicuramente un inizio e occorre capire in quali tempi verrà erogato. Sono risposte che servono con urgenza perché i dati parlano chiaro: su un campione opportunistico di 500 pazienti presi in carico da Fondazione Soleterre, che non hanno avuto accesso al sistema pubblico, il 70% è seriamente depresso; quindi, 7 pazienti su 10”.