Bologna, una nuova redazione dei giovani con sindrome di Down
Rassegna stampa dei giornali, recensione di libri e di testi di canzoni, ma anche lettura di guide turistiche per elaborare nuove proposte per scoprire la città. Si chiama “Idee per la mente” ed è il nuovo progetto dell’associazione d’Idee: “L’obiettivo è di capire meglio la realtà che c’è intorno”
Ripercorrere i titoli dei giornali in una rassegna stampa diversa, recensire libri o testi delle canzoni, oppure leggere le guide di Bologna per elaborare nuove proposte per scoprire la città. Sono le nuove puntate di “Idee per la mente”, il progetto lanciato dall’associazione d’Idee di Bologna, che insieme alle persone con sindrome di Down inserite nei percorsi di autonomia fa nascere una nuova “redazione” che seleziona, discute ed elabora proposte di lettura. Si realizzano poi brevi video-recensioni, focalizzandosi su quello che ha colpito i partecipati, sulle idee emerse, sulle impressioni personali.
“Lo scopo è quello di esprimere idee su ciò che si è letto, favorendo la riflessione e l’elaborazione di opinioni personali, attraverso la lettura guidata o ascoltata – spiega la pedagogista Irene Centonze, ideatrice del progetto –. Ma soprattutto, in questo laboratorio si stimolano le abilità cognitive di comprensione delle informazioni e il mantenimento delle capacità di lettura e scrittura. Attraverso i racconti di altri, si favorisce il confronto, lo scambio comunicativo e l’espressione delle proprie emozioni”.
La redazione, composta da Giovanni Brischetta e Eugenio Degli Esposti, da settembre si riunisce due volte al mese e, dopo due ore di letture e commenti, produce una recensione sul tema del giorno. A volte partecipano anche gli altri ragazzi dell’associazione, “invitati” come ospiti per una puntata. L’idea è nata dall’esperienza dei laboratori di autonomia, e in particolare dal progetto “Intervistati”, in cui si intervistano autori, sceneggiatori, artisti e si instaura con loro un dialogo.
“Per una puntata di ‘Intervistati’ abbiamo letto il libro Errori di Enrico Galiano, e ci è venuta l’idea di iniziare a fare anche recensioni – racconta Centonze –. I ragazzi hanno bisogno di capire meglio la realtà che hanno intorno: così ci siamo messi a leggere i giornali e a cercare le parole tecniche che si trovano negli articoli. L’idea è di raccontare pezzi di realtà dalla loro prospettiva, che è una prospettiva più laterale, meno ascoltata, attraverso un canale privilegiato. È un’attività con un valore educativo per la redazione, ma anche per chi ascolta le recensioni: il messaggio che vogliamo mandare è che la lettura è un diritto di tutti, anche di chi non ha la possibilità di accedervi in maniera diretta”.
Alice Facchini