Bollette, Arci: aumenti insostenibili, il terzo settore non ce la fa più
Dopo il Covid gli aumenti di luce e gas potrebbero dare il colpo di grazia. "Se noi chiudiamo, a tante persone e famiglie verranno a mancare socialità, cura, cultura"
"La pandemia ha messo in ginocchio larga parte di questo Paese. Le famiglie sono in affanno, le imprese di ogni settore faticano a riprendersi, le risorse per i servizi pubblici non si trovano. Crescono le diseguaglianze sociali ed economiche. Anche il Terzo Settore associativo e di volontariato non ce la fa più a stringere la cinghia; e se noi chiudiamo, a tante persone e famiglie verranno a mancare socialità, cura, cultura che spesso trovano solo nei nostri spazi.
La situazione pandemica sembrerebbe migliorare ma ecco un nuovo, temibile, baco del sistema: l'aumento spropositato dei costi di luce e gas". Così l'Arci in una nota.
Un aumento "che sta già producendo maggiore povertà, meno capacità di spesa delle famiglie e anche una crescita insostenibile dei costi di gestione di quel mondo associativo che con i suoi spazi sociali cerca di dare conforto alle persone fragili e alle fasce più deboli della popolazione", prosegue Arci.
Gli aumenti delle bollette, che vanno dal 40% al 100%, "potrebbero dare infatti il colpo di grazia anche a gran parte del mondo associativo che ha subito drammaticamente gli effetti delle chiusure, delle norme per arginare il covid-19, della poca attenzione di media e politica alle esigenze di quel mondo che garantisce coesione sociale e spazi di vita sociale". Quindi "chiediamo che il Governo faccia l'impossibile per contenere il costo delle bollette".
Per questi motivi Arci nazionale "sostiene tutte le iniziative territoriali, da nord a sud, contro gli aumenti spropositati dei costi dell'energia".
Dire - www.dire.it