Autonomia differenziata, Auser “Dalla Consulta riconosciute le giuste critiche della società civile”
Il presidente nazionale di Auser, Domenico Pantaleo: “La decisione della Corte è una prima vittoria di chi si oppone all’autonomia differenziata mentre resta in piedi il referendum per abrogare le parti restanti della legge non dichiarate illegittime dalla Corte. Chi ha voluto spaccare l’Italia con la secessione dei ricchi, contrapponendo l’egoismo alla solidarietà, dovrebbe riflettere”
“La Corte Costituzionale, nell’esame dei ricorsi per incostituzionalità della Legge sull’autonomia differenziata presentati da alcune Regioni, ha ritenuto non fondata la questione di costituzionalità ma ha considerato illegittimi i profili rilevanti della legge stessa. Vengono così riconosciute le giuste critiche di sindacati, giuristi, associazioni e società civile”. Così il presidente di Auser, Domenico Pantaleo, che in merito alla decisione della Consulta aggiunge: “L’enorme partecipazione alla raccolta delle firme per il referendum ha evidenziato la contrarietà dei cittadini a un provvedimento che divide l’Italia e aumenta le disuguaglianze. Infatti la legge Calderoli mette in discussione i principi fondamentali della nostra Costituzione nel garantire l’uguaglianza dei diritti come pilastro del bene comune garantito dal principio di sussidiarietà”.
Per Pantaleo, “la decisione della Corte è una prima vittoria di chi si oppone all’autonomia differenziata mentre resta in piedi il referendum per abrogare le parti restanti della legge non dichiarate illegittime dalla Corte. Chi ha voluto spaccare l’Italia con la secessione dei ricchi, contrapponendo l’egoismo alla solidarietà, dovrebbe riflettere. La coesione sociale e la democrazia non possono essere subordinate allo scambio tra premierato e autonomia differenziata con una visione di società corporativa e autoritaria – conclude -. Per la rete Auser il futuro del Paese deve garantire diritti universali, partecipazione democratica, unità e dignità a ogni persona”.