Affido, “ecco come favorire il protagonismo delle famiglie”

A Milano l’evento organizzato da Terre des Hommes, Sostenibile e Comin, con Regione Lombardia, per presentare buone pratiche e modelli efficaci per lo sviluppo di uno strumento fondamentale per il benessere dei minori più vulnerabili

Affido, “ecco come favorire il protagonismo delle famiglie”

Nonostante il notevole sviluppo negli ultimi anni, l’affido famigliare è uno strumento ancora poco utilizzato nella prevenzione e contrasto alla violenza sui minori.
I dati del Ministero del Welfare e delle politiche sociali riferiscono che nel 2017 (anno a cui risalgono le ultime ricerche) erano 14.219 i bambini le bambine e gli adolescenti in affidamento familiare e in Lombardia il tasso di affidamenti familiari (al netto dei minori stranieri non accompagnati) è di 1,5 ogni mille residenti in linea con la media italiana dell’1,5.
Eppure, l’affidamento temporaneo di minori in famiglia può essere una misura estremamente efficace per supportare la famiglia di origine e garantire un ambiente protetto ai bambini e alle bambine.

L’evento tenutosi questa mattina presso la Sala del Gonfalone di Palazzo Pirelli e organizzato da Terre des HommesSostenibile Comin, con Regione Lombardia, ha presentato alcune buone pratiche provenienti dal territorio lombardo, in particolare quella della creazione e sviluppo di reti di famiglie affidatarie, rivolgendosi a enti locali e associazioni impegnate nel campo della prevenzione del maltrattamento all’infanzia, con l’obiettivo di promuovere lo strumento dell’affido famigliare.

“Abbiamo accolto con molta soddisfazione ed entusiasmo la scelta operata dalla Regione Lombardia e sancita dalla delibera del febbraio del 2020: reti di famiglie per l’affido sostenute da equipe tecnica - ha sostenuto nel suo intervento Claudio Figini, della cooperativa sociale Comin -. In questo modo si è definito un nuovo modello di gestione dell’affido, che integra pubblico e privato, e che diventa tipico della Regione Lombardia".

“Le reti di famiglie non sono solo un modello d’intervento, ma un percorso comunitario che garantisce ad ogni bambino una famiglia e valorizza le risorse relazionali di una comunità, in un’ottica di prevenzione primaria agendo sulla riduzione dei fattori di rischio”, ha aggiunto Elisa Nicotra di Sostenibile.

L’iniziativa di oggi ha inaugurato le attività del progetto “Promozione intervento multilivello protezione infanzia”, selezionato dall’Impresa Sociale “Con i bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e gestito da Terre des Hommes.

Un intervento che si focalizza su uno dei principali fattori di rischio di maltrattamento: la fragilità familiare, mettendo in campo diversi percorsi specifici, secondo le necessità dei territori, attraverso una strategia che prevede di intervenire in tutti gli ambiti in cui possono attivarsi risorse e servizi utili a sostenere figure genitoriali e minori presenti in nuclei vulnerabili a rischio isolamento.

“L’esperienza che come Terre des Hommes abbiamo maturato negli anni ci dice che per ottenere un impatto positivo sulla vita delle famiglie più fragili e dei loro bambini è fondamentale un approccio integrato di tutti gli interventi di sostegno alla vulnerabilità, da quello educativo, a quello sociale, psicologico e sanitario - afferma Federica Giannotta, Responsabile Advocacy e Programmi Italia Terre des Hommes -. Il progetto che presentiamo qui oggi in Lombardia ha la forza di mettere a sistema le competenze necessarie e promuovere modelli di intervento integrati che garantiscano un effettivo benessere dei bambini, delle bambine e delle loro famiglie”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)