A Torino apre Casa Combo, la casa per i figli dei pazienti Covid
Un ostello si trasforma in struttura d’accoglienza per i bambini e i ragazzi con i genitori ricoverati in ospedale. A seguirli uno staff di educatori e psicologi. L’obiettivo è costruire una routine, tra didattica a distanza, videogiochi, laboratori creativi e web radio
Una casa di accoglienza temporanea dedicata ai bambini e ragazzi che hanno i genitori ricoverati in ospedale. È Casa Combo, iniziativa di Opera Torinese del Murialdo che, con la sua cooperativa EduCare insieme alla cooperativa Liberitutti, si prenderanno cura dei figli dei pazienti Covid-19 nell’ostello ex Caserma dei vigili del fuoco di Corso Regina Margherita. Una casa dove i ragazzi potranno sentirsi sicuri, essere ascoltati, condividere le emozioni e imparare cose nuove. EduCare, Combo e Liberitutti hanno risposto all’affidamento di urgenza disposto dal Comune del capoluogo piemontese e garantiranno l’ospitalità, con il sostegno di educatori e psicologi, a bambini e ragazzi, accogliendoli negli spazi e nelle stanze di Combo, l’ostello di recente apertura a Porta Palazzo. Il progetto nella sua fase iniziale potrà coinvolgere fino a 14 ragazzi in 7 stanze, ma il numero potrà aumentare in base alla richiesta.
“Abbiamo pensato di chiamare il progetto ‘Casa Combo’ – spiega Antonio Di Donna, presidente di EduCare, ente capofila della rete – perché il concetto sul quale vogliamo lavorare è proprio quello di una casa. Seguendo i principi del nostro padre fondatore, San Leonardo Murialdo, EduCare si occupa da sempre di accoglienza e siamo consapevoli che nei prossimi giorni i ragazzi avranno bisogno di un ambiente che li accolga proprio con il calore di una ‘casa’. Combo è una struttura nuova molto bella, sarà compito nostro renderla un luogo vivo e pieno di affetto. Lavoreremo insieme a educatori, psicologi, professionisti, collaboratori, animatori e volontari e daremo vita a una vera comunità educante, capace di aiutare i piccoli ospiti a sentirsi accolti. Ciascuno metterà in comune competenze e sinergie per supportare nel miglior modo possibile la situazione critica che bambini e ragazzi stanno vivendo”.
I primi giovani ospiti che dovranno osservare il periodo di quarantena arriveranno già in settimana. I fratelli, anche di età diversa, saranno insieme nella stessa camera, tutte dotate di bagno così che per i bambini non sia necessario uscire e tutti gli ambienti saranno sanificati più volte alla settimana. Con l’impegno economico della Città di Torino il progetto avrà i fondi necessari per coprire tutte le spese e grazie al sostegno della Fondazione Carlo Denegri Social Venture verranno acquistati dpi, materiali e attrezzature come computer, Playstation, materiale di cancelleria per permettere ai bambini di trascorrere serenamente le giornate, senza uscire dalla propria stanza. I computer, in particolare, saranno fondamentali affinché i bambini possano rimanere in contatto con i genitori, gli amici e gli insegnanti, proseguendo il percorso scolastico già attivato dalle scuole.
Da subito saranno avviate numerose attività progettate per intrattenere i ragazzi. L’obiettivo è organizzare le giornate in modo da ricostruire una routine, che li faccia sentire meno soli e che dia loro conforto, ascolto e strumenti per superare questo momento complesso senza dimenticare il valore della socializzazione tra pari e il valore del gioco. Grazie a XKé? Il laboratorio della curiosità, che ha offerto gratuitamente la propria collaborazione, alcuni tutor, presenti in struttura in alcuni momenti della giornata, proporranno nelle stanze attività laboratoriali e di supporto alla didattica.
“In questa situazione di emergenza – commenta Michele Denegri, anima del progetto dell’ostello Combo – siamo impegnati su diversi fronti per portare un contributo di assistenza allo stato di crisi. Da subito con la Fondazione per la ricerca sulle malattie infettive Carlo Denegri che supporta l’Ospedale Amedeo di Savoia e diverse Rsa piemontesi, ora mettendo a disposizione l’ostello di Corso Regina Margherita. L’idea che Combo, con tutti i suoi spazi, possa restare vivo portando aiuto e pulsare grazie all’energia di bambini e ragazzi che attraversano un momento difficile ci rende felici e ci offre nuovi stimoli anche per il futuro”. Combo, oltre ad offrire la struttura, con il suo team contribuirà in modo attivo anche ai contenuti: con “Combo Radio” (web radio ascoltabile su www.thisiscombo.com) verrà scandita la quotidianità di questa nuova giovane comunità, verranno proposti momenti dedicati all’attività fisica con lo yoga, alla sperimentazione creativa, al cinema ed anche alla pura ricreazione con “Jukebox Party”.
“Il progetto Casa Combo – conclude Daniele Caccherano, presidente di Liberitutti – è un esempio concreto di come il mondo della cooperazione possa essere al servizio della comunità sviluppando azioni concrete a partire dai suoi bisogni reali, creando una rete solidale di partner territoriali profit e non profit, investendo le proprie competenze e la propria esperienza lavorativa per dare una risposta veloce, ma al tempo stesso ricca di contenuti, a un problema nuovo e migliorare così la qualità della vita di una parte fragile della comunità”.