A Bergamo il "Denuncia Day" per la mancata zona rossa in Valseriana
Il 15 ottobre il Comitato Noi Denunceremo porterà alla Procura della Repubblica 150 esposti di cittadini che chiedono l'accertamento delle responsabilità delle istituzioni che hanno scelto di non istituire la zona rossa nei comuni di Alzano Lombardo e Nembro. “Avrebbe evitato tanti lutti e il lockdown nazionale”
“Vogliamo denunciare la catena di comando, dall'ospedale di Alzano Lombardo fino al Governatore e al Presidente del Consiglio dei ministri per non aver istituito la zona rossa ad Alzano e a Nembro”: Luca Fusco è il presidente del Comitato Noi Denunceremo, nato per raccogliere testimonianze e documenti e avviare azioni legali per “fare in modo che la procura e l’Autorità Giudiziaria cerchino la verità e le responsabilità se ci sono” dei contagi e dei morti per Covid-19. “Noi siamo convinti che se fosse stata istituita la zona rossa nei due comuni della Valseriana si sarebbero evitati tanti lutti e il lockdown nazionale”, aggiunge. Giovedì 15 ottobre il Comitato porterà al Tribunale di Bergamo 150 esposti, che si aggiungono agli altri 150 già consegnati nelle settimane scorse. “Non sono esposti contro medici o infermieri che tanto si sono prodigati per salvare vite umane -precisa Luca Fusco-. Ma sono richieste di fare chiarezza, a partire dai racconti delle vittime, sulle scelte adottate dalle istituzioni preposte”. L'appuntamento per il “Denuncia Day” è alle 9.30 in piazza Dante Alighieri 2 a Bergamo di fronte alla Procura della Repubblica.
Gli esposti probabilmente confluiranno nel fascicolo dell'inchiesta per epidemia colposa avviata dalla Procura di Bergamo sulla mancata zona rossa e sulle eventuali negligenze all'ospedale di Alzano, che a fine febbraio venne riaperto poche ore dopo l'isolamento di un primo paziente positivo al Covid-19.
“Dopo trentaseimila morti ufficiali ed altre migliaia ufficiose che non rientrano nella conta perché morte soffocate nel letto di casa o in qualche Rsa senza un tampone mentre gli ospedali esplodevano, non solo non abbiamo assistito ad alcun rappresentante delle istituzioni che si sia fatto spontaneamente da parte -aggiunge Luca Fusco-, ma sia il Presidente del Consiglio che il Presidente di Regione Lombardia hanno iniziato una campagna mediatica regionale, nazionale ed internazionale che ne esaltasse le gesta in quei drammatici mesi”.