5 per mille alle forze dell’ordine, "il Parlamento non approvi questa norma"
"Il 5 per mille va rafforzato non indebolito": critico il Forum terzo settore. Pallucchi: "E' nato per sostenere le attività del volontariato, dall’associazionismo, dal terzo settore. Dedicarlo a finalità improprie è profondamente sbagliato"
"Il 5 per mille è nato per sostenere le attività svolte dal volontariato, dall’associazionismo, dal terzo settore. Dedicarlo a finalità improprie per le quali interviene già la fiscalità generale o il sistema previdenziale è profondamente sbagliato": è il commento di Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore sul disegno di legge che sta per essere discusso alla Camera e che “modifica pesantemente il 5x1000 utilizzando le sue risorse per finanziare il fondo assistenza per il personale in servizio delle Forze dell’ordine". La proposta di legge è stata incardinata lo scorso 6 aprile nella V Commissione Bilancio e Tesoro della Camera dei deputati; prevede “Modifiche alla disciplina dell’istituto del cinque per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, di cui al decreto legislativo 3 luglio 2017”. Qualora diventasse legge il testo permetterebbe il “finanziamento del fondo di assistenza per il personale in servizio del Corpo della guardia di finanza o della Polizia di Stato o dell'Arma dei carabinieri o del Corpo nazionale dei vigili del fuoco o del Corpo di polizia penitenziaria o dell'Esercito o della Marina militare o dell'Aeronautica militare, nonché per il sostegno, l'assistenza e per attività a favore di congiunti di appartenenti alle rispettive amministrazioni deceduti per causa di servizio o in servizio”.
Il Forum ricorda che su questa iniziativa legislativa aveva già espresso critiche. "Data la gravissima crisi sociale ed economica che stiamo attraversando - prosegue Pallucchi - sottrarre ulteriori risorse alle attività sociali o frammentarle è un danno alle persone in difficoltà e alle nostre comunità. Il lavoro quotidianamente svolto dalle Forze dell’ordine è fondamentale e a loro va il nostro apprezzamento. Come pure non possiamo non ricordare i tanti medici, gli infermieri e i volontari morti di Covid per curare i nostri malati. E non possiamo non essere sensibili alle centinaia di morti sul lavoro che avvengono ogni anno. Ci sono molte buone cause per utilizzare il bilancio dello Stato o la previdenza sociale e riteniamo che per sostenere queste categorie si debba ricorrere alla fiscalità generale e non alla disponibilità dei singoli contribuenti. Ma il 5 per mille ha un altro scopo: serve a sostenere le attività sociali o della ricerca scientifica che diversamente non si potrebbero realizzare. Per questo la nostra forte critica non può e non deve essere strumentalizzata. Il Parlamento non approvi questa norma: il 5 per mille va rafforzato non indebolito."