#abbraccioperlapace, tavoli di dialogo tra le comunità ucraine e russe

"La nostra unica strategia per risolvere i conflitti si chiama pace e la nostra unica arma si chiama dialogo". Iniziativa promossa dalle oltre 100 realtà che compongano l'Alleanza Per un Nuovo Welfare e Vita: opportunità di confronto e "campagna culturale" che narra la "capacità della società civile di essere terreno di dialogo tra le diversità"

#abbraccioperlapace, tavoli di dialogo tra le comunità ucraine e russe

Promuovere l’apertura di tavoli di dialogo tra le comunità ucraine e russe presenti in Italia, "arginando e prevendo l’odio che potrebbe divampare tra i due popoli fratelli in conseguenza dell’aggressione Russa all’Ucraina": è  la campagna di mobilitazione #abbraccioperlapace, promossa dall’Alleanza “Per un Nuovo Welfare”, che riunisce oltre 100 organizzazioni del terzo settore diffuse in tutta Italia e dal Comitato editoriale di Vita società editoriale e impresa sociale. L'intento è "costruire in maniera  diffusa  - attraverso i tavoli di dialogo - l’opportunità di confronto tra persone e quindi popoli" ma nell'intenzione dei promotori si tratta anche di " una Campagna Culturale perché narra tutta la capacità della società civile di essere terreno di dialogo tra le diversità, tra i popoli, tra le culture con un no deciso ad ogni forma di violenza".

L'appello

"Non possiamo restare immobili ed in silenzio di fronte all’indicibile ritorno della guerra nel
cuore dell'Europa", si legge nell'appello sostenuto dalle associazioni. "Abbiamo visto i risultati della guerra con i nostri occhi: vedove, orfani, vite distrutte e poi nuovo odio e nuova guerra. Abbiamo visto soprattutto che un’alternativa all’odio e alle uccisioni di massa esiste e può già esser attuata. Di fronte al nuovo conflitto in Ucraina non possiamo appoggiare in nessun modo le violenze e impegneremo ogni nostra risorsa per costruire alternative ai conflitti armati che già sono in corso. La nostra unica strategia per risolvere i conflitti si chiama ancora 'pace' e la nostra unica arma si chiama 'dialogo'".
Le associazioni ricordano che "l’Italia è abitata da straordinarie comunità di ucraini ed ucraine, da cittadini russi, polacchi, bielorussi, lituani, lettoni, moldavi". "Non possiamo permetterci di assistere al sorgere di inimicizie tra questi nostri fratelli e sorelle, tra questi nostri amici ed amiche. Sentiamo l’urgenza di fare qualcosa e iniziamo da dove i grandi hanno fallito: apriamo tutte le nostre sedi per la costituzione di tavoli di pace tra le comunità dell’est che vivono in Italia, in
particolare per favorire un concreto abbraccio di pace tra cittadini ucraini e cittadini russi".

I tavoli di dialogo

Sono incontri, momenti di confronto, che ospitano anche cittadini di nazionalità Ucraina e Russa promossi e ospitati nelle loro sedi dalle tante organizzazioni che sin dalle prime ore di diffusione della campagna hanno dato la loro adesione. Tra questi Azione Cattolica Italiana, Acli, ActionAid, Save the Children, Banco Alimentare, Next Nuova Economia per Tutti, Scuola di Economia Civile, Rete di Economia Sociale Internazionale, Gruppi di Volontariato Vincenziano, Associazione Papa Giovanni XXIII, Fondazione Ebbene, la Rete di Economia Civile Sale della Terra, Rete dei Piccoli Comuni del Welcome, Casa della Carità, la Conferenza Permanente Franco Basaglia, Associazione Borghi Autentici d'Italia, Associazione Nazionale Bioas. 

Come aderire alla campagna

Possono aderire tutte le  organizzazioni della società civile, ma anche a gruppi di cittadini informali, inviando una mail all’indirizzo abbraccioperlapace@gmail.com e apponendo  all’ingresso della propria sede il cartello simbolo di #Abbraccioperlapace che riporta la dicitura “Qui c’è un Tavolo di Dialogo per la Pace”, accompagnata dall’immagine di un abbraccio realizzata appositamente dall’attivista e fumettista Gianluca Constantini.
Per diventare promotori di un Tavolo di Dialogo per la Pace basterà accogliere nella propria  sede la testimonianza di cittadini dell’est di diverse nazionalità,  in particolar modo russi e ucraini. "Il dialogo potrà avere origine da un qualsiasi tema: - spiegano i promotori - leggere insieme autori delle due nazionalità e del pensiero nonviolento, organizzare insieme raccolte di beni di prima necessità da inviare nelle zone del conflitto, condividere progettualità utili per il sostegno a distanza e per l’accoglienza di profughi  della guerra.  Durante il tavolo le persone che partecipano sono  accompagnate da operatori capaci di essere accoglienti e di animare il dibattito. Il tavolo di dialogo può concludersi con un impegno scritto dei componenti di entrambe le comunità per far avanzare la pace ma soprattutto con un loro abbraccio.  Saranno proprio le foto di questi abbracci a diventare la base dello storytelling di questo movimento dal basso che in tutto il Paese chiede dialogo e Pace".

La campagna sul web

I promotori hanno realizzato materiali per brandizzare siti e social delle persone e delle organizzazioni che credono nella necessità di un #Abbraccioperlapace. Tutti i materiali ufficiali sono scaricabili alle pagine www.vita.itwww.perunnuovowelfare.itwww.azionecattolica.it e www.ebbene.org

Per l’occasione la Società editoriale Vita ha realizzato in un Instant Book gratuitamente scaricabile http://www.vita.it/it/magazine/2022/03/01/letture-per-la-pace/426/   che contiene alcune tra le pagine più belle della letteratura ucraina e russa ma anche del pensiero non violento. 
Per qualsiasi informazione è possibile scrivere a abbraccioperlapace@gmail.com e seguire le pagine ufficiali su Facebook https://www.facebook.com/Abbraccio-per-la-Pace-111973814757587.
Instagram https://instagram.com/abbraccioperlapace e twitter https://twitter.com/abbracciopace.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)