Vinicio Dalla Vecchia: «Cattolici, impegniamoci in politica»
17 agosto: a 64 anni dalla morte la testimonianza del servo di Dio continua a ispirare, per il servizio alla Chiesa e al bene comune
Più volte mi è stato chiesto: se Vinicio Dalla Vecchia facesse politica oggi, sarebbe più vicino alla destra o alla sinistra? A parte il fatto che ogni riduzione allo schema destra-sinistra è sempre insufficiente, la domanda così formulata è improponibile. Ciò non significa che Dalla Vecchia non avesse le sue idee, le aveva eccome. Ancor prima dell’arrivo degli Alleati, Vinicio aveva iniziato a leggere testi di sociologia e di politica.
Negli appunti consultabili presso l’archivio di famiglia Dalla Vecchia, molti sono i foglietti contenenti brevi note, idee, concetti di carattere politico, che ci consentono di conoscere quali idee Dalla Vecchia coltivasse. Di certo aveva presente il Magistero sociale della chiesa, poiché i temi di questo insegnamento rimbalzano in molti dei suoi interventi scritti e orali. Conosceva le linee essenziali della Rerum novarum (enciclica di Leone XIII del 1891). Avvertiva la preoccupazione verso il pericolo di una rilassatezza dei costumi, la diffusione delle idee politiche legate al comunismo, il bisogno di prepararsi culturalmente allo "scontro ideologico" che andava sempre più esacerbandosi in quel periodo. Si tenga presente inoltre che in alcuni strati sociali ci fu la disponibilità a promuovere un’ondata di anticlericalismo, frutto di antichi rancori che risalivano agli anni dell’avvento del fascismo. Periodicamente, i propagandisti socialisti avevano inscenato, nelle piazze e sui giornali, l’irrisione becera di ogni credenza soprannaturale, lo sberleffo plebeo per i modi di essere e i valori a cui si richiamavano i cattolici.
Nelle parole dette a posteriori da due testimoni di quegli anni, Carlo Prevedello e Giacomo Visentini, Dalla Vecchia sottolineava: «Dobbiamo partecipare alla vita pubblica, in modo che l’Italia non cada nelle mani del comunismo e come cattolici dobbiamo dare il nostro apporto». Nel ’45 diede vita alla sezione Dc di Perarolo e in piena estate iniziò a tenere i primi discorsi in pubblico. Si può dire che la politica divenne per Dalla Vecchia essenzialmente una forma di apostolato. Ebbe un grande successo e fu prima chiamato dalla segreteria provinciale a tenere vari comizi, persino in Sicilia, poi fu proposto ed eletto nel comitato provinciale della Dc.
Il tradizionale pellegrinaggio in Val di Fassa
Venerdì 17 agosto il gruppo Amici di Vinicio Dalla Vecchia promuove il consueto pellegrinaggio in Val di Fassa al Rifugio Gardeccia, dove alle 11.30 ci sarà la messa presieduta dal vicario generale mons. Giuliano Zatti. Iscrizioni entro il 13 agosto a: Azione cattolica 049.8771730; Livia Dalla Vecchia 049.629918; Raffaello Bonfiglioli 347.3319175; don Bruno Rampazzo 049.725835. Viaggio in pullman con partenza alle ore 6, costo 15 euro (più 10 euro per chi desidera salire in pulmino al rifugio). Rientro alle 21 circa.