Via della seta, abusi in Francia, Università Cattolica, crisi climatica, Nasrin Sotoudeh, raid vandalico terreno Brancaccio, Simposio europeo giovani
Il riepilogo delle principali notizie dall'Italia e dal mondo a cura dell'agenzia Sir.
Ue-Cina: Commissione, “Pechino partner strategico ma rivale sistemico che promuove modelli di governance alternativi”
(Strasburgo) “L’Ue e la Cina sono partner economici strategici ma anche concorrenti. Le nostre relazioni economiche possono produrre effetti positivi enormi per entrambe le parti a condizione che la concorrenza sia leale e che le relazioni nel campo del commercio e degli investimenti siano reciproche”: traspare, dalle parole del vicepresidente della Commissione Jyrki Katainen, la forte preoccupazione che l’Ue nutre verso il colosso asiatico. “L’Unione europea e la Cina si sono impegnate a costruire un partenariato strategico globale, ma in Europa – si legge in un documento della Commissione – è sempre più diffusa la sensazione che l’equilibrio tra le sfide e le opportunità associate alla Cina si sia modificato”. La Cina “è al tempo stesso – vi si legge – un partner di cooperazione con obiettivi strettamente allineati a quelli dell’Ue, un partner di negoziato con cui l’Unione deve trovare un equilibrio di interessi, un concorrente economico che ambisce alla leadership tecnologica e un rivale sistemico che promuove modelli di governance alternativi”.
A San Cataldo (Caltanissetta), dove ha visitato il cantiere sulla strada statale 640 Caltanissetta-Agrigento, il premier Conte ha parlato anche della Via della seta: “Aderiamo a questo progetto infrastrutturale con tutte le cautele necessarie. Siamo un Paese inserito nell’Unione europea, collocato in un’alleanza euroatlantica e chiaramente rimaniamo collocati in questa prospettiva di alleanze. Semplicemente ci apriamo una strada interessante dal punto di vista commerciale. Non un accordo vincolante ma un quadro che ci consentirà di aprire una strada molto interessante e in quel quadro valutare le opportunità che ci offriranno”.
Francia: vescovi su abusi sessuali, “grazie alle vittime che hanno trovato il coraggio di parlare, si è aperta l’operazione-verità”
A pochi giorni dalla sentenza del Tribunale di Lione che ha condannato il cardinale di Lione Philippe Barbarin per mancata denuncia, i vescovi francesi, riuniti oggi a Parigi nel Consiglio permanente, rivolgono ai fedeli della Chiesa cattolica un messaggio, ad inizio di Quaresima, in cui tornano a esprimere tutto il loro dolore per quanto accaduto all’interno della Chiesa e un vivo ringraziamento alle vittime per aver trovato il coraggio di parlare. “Siamo, tutti, molto colpiti e turbati dalle rivelazioni fatte sugli atti criminali commessi da ministri ordinati o da uomini consacrati su minori o anche adulti sia nella Chiesa universale sia nella nostra Chiesa”, scrivono i vescovi. “Questi comportamenti immorali ci scandalizzano e minano la nostra fiducia nella Chiesa, in coloro che hanno comunque dedicato la loro vita a Dio. Le vittime, spesso membri delle nostre comunità, hanno rivelato ciò che hanno sofferto e il loro profondo danno emotivo, psicologico, spirituale e fisico. Li ringraziamo per aver trovato il coraggio di parlare. Grazie alla loro testimonianza, è stata possibile una profonda presa di coscienza. Si è così aperta una operazione-verità. È doloroso perché il dolore è profondo. Con Papa Francesco, diciamo che si tratta di abuso di potere, di coscienza e di abuso sessuale. Sapevamo che la Chiesa è santa per la santità di Dio, ma in lei si trovano anche uomini e donne peccatori”.
Disastri ambientali: Mattarella, “siamo sull’orlo di una crisi climatica globale”
“Deve essere chiaro che il rapporto con la natura è fatto di rispetto degli equilibri dell’ecosistema, pur se l’umanità ha dimostrato una costante propensione a misurarsi quotidianamente con i limiti conosciuti”. È il monito lanciato questa mattina dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento a Belluno nel corso della cerimonia commemorativa dell’alluvione dell’ottobre 2018 nella Regione Veneto. Per il Capo dello Stato due sono gli atteggiamenti che “devono andare di pari passo”. “Anzitutto – ha spiegato – la costruzione di una attenta regia e di solidarietà internazionali, per affrontare quei comportamenti che contribuiscono a cambiamenti climatici dalle gravi conseguenze”. “Gli sforzi compiuti nelle diverse conferenze internazionali, che si sono succedute, hanno, sin qui, conseguito risultati significativi ma ancora parziali e insufficienti”, ha aggiunto, osservando che “siamo sull’orlo di una crisi climatica globale, per scongiurare la quale occorrono misure concordate a livello planetario”. “In secondo luogo – ha proseguito – vanno respinte decisamente tentazioni dirette a riproporre soluzioni già ampiamente sperimentate in passato con esito negativo, talvolta premessa per futuri disastri”. “Diversamente, rischiamo di ritrovarci altre volte a piangere vittime, frutto non della fatalità ma drammatica conseguenza di responsabilità umane”, ha ammonito Mattarella che, prima di raggiungere Belluno si era recato a Longarone dove ha deposto una corona presso il cimitero monumentale delle “Vittime del Vajont”.
Nasrin Sotoudeh: Amnesty, “sconvolgente condanna a 33 anni di carcere e 148 frustrate”
Amnesty international ha definito una “vergognosa ingiustizia” la condanna della nota avvocata e difensora dei diritti umani iraniana Nasrin Sotoudeh a 33 anni di carcere e a 148 frustate. La sentenza si aggiunge alla condanna a cinque anni emessa nel settembre 2016 al termine di un altro processo irregolare, per un totale di 38 anni di prigionia. “È sconvolgente che Nasrin Sotoudeh vada incontro a quasi quattro decenni di carcere e a 148 frustate a causa del suo lavoro pacifico in favore dei diritti umani, compresa la difesa legale di donne sotto processo per aver sfidato le degradanti leggi sull’obbligo del velo”, ha dichiarato Philip Luther, direttore delle ricerche sul Medio Oriente e sull’Africa del Nord di Amnesty International. L’organizzazione per i diritti umani chiede che Nasrin Sotoudeh sia “rilasciata immediatamente e senza alcuna condizione e questa oscena sentenza sia subito annullata”.
Raid vandalico terreno Brancaccio: mons. Lorefice (Palermo), “don Puglisi resta scomodo”. “I bambini non sono di Cosa nostra”
“È chiaro che don Pino Puglisi non può che restare scomodo, a maggior ragione se si tiene desta la sua memoria non solo nella dimensione celebrativa, ma nella dimensione sostanziale, cioè nella condivisione della sua visione di Chiesa e di comunità, di presenza di essa nel territorio. Non può che rimanere scomodo”. Lo afferma mons. Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo, parlando dell’atto vandalico messo a segno nel terreno nel quale sorgerà un asilo nido, nel quartiere Brancaccio , a Palermo, dove lo stesso Puglisi operava e dove ha trovato la morte. “C’è maggiore consapevolezza e più coscienza: molto è stato fatto, ma non significa che sia venuta meno la mentalità e la prassi mafiosa. Quando è stato consegnato il progetto dell’asilo nido – prosegue l’arcivescovo –, l’ho considerato un segno che ci chiede di ripartire dai bambini e di farlo con la nostra logica evangelica. I bambini, come ogni uomo e ogni donna, sono figli di Dio, sono suoi e non sono nostri, tanto meno di Cosa nostra”.
Università Cattolica: messaggio Cei, società “soffoca sogni e ruba speranza ai giovani”
“Passione, talento, impegno. Cercando il mio posto nel mondo” è il titolo del Messaggio diffuso dalla presidenza della Cei, come ogni anno, in vista della 95ª Giornata per l’ Università Cattolica del Sacro Cuore, che la Chiesa italiana celebrerà domenica 5 maggio. Nel Messaggio, pubblicato oggi su Avvenire, la presidenza Cei richiama l’esortazione di Papa Francesco – nell’omelia della Messa conclusiva della Gmg svoltasi lo scorso gennaio a Panama – a mettere in campo da subito passione, talento e impegno, senza attendere il futuro e senza scoraggiarsi di fronte alle difficoltà. “Ai giovani appartiene il futuro ma solo in quanto sanno essere protagonisti del presente e sanno plasmare nell’ oggi, con tenacia e coraggio, la loro personalità – si legge nel testo –. In una società che tende a contrapporre le generazioni più che a farle dialogare” e che soffoca “il loro entusiasmo e la loro generosità, per tanti giovani appare un’ impresa quasi impossibile scoprire e vivere la vocazione che portano nel loro cuore”. “Soffocare i sogni e rubare la speranza, come ricorda spesso Papa Francesco, è il risvolto più inquietante della miopia con cui l’odierna società guarda ai giovani”, prosegue il Messaggio, ma “se trovano riferimenti positivi e sostegni efficaci, nonostante le innumerevoli difficoltà, non si perdono d’ animo e non si arrendono. Sono capaci di slanci formidabili e sanno spendersi con incredibile generosità”.
Giovani: Ccee, a Cracovia dal 20 al 23 ottobre 2020 il nuovo Simposio europeo
Un nuovo Simposio europeo sui giovani si celebrerà a Cracovia dal 20 al 23 ottobre 2020, nel centenario della nascita e nella festa liturgica, il 22 ottobre, di San Giovanni Paolo II. L’annuncio è stato dato a conclusione dell’incontro congiunto dei delegati nazionali per la Pastorale giovanile e l’Università delle Conferenze episcopali d’Europa, che si è svolto, da giovedì 7 a sabato 9 marzo, a Roma, presso la sede della Conferenza episcopale italiana, come si legge in una nota diffusa oggi dal Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccee). Dopo quello di Barcellona del 2017, quale momento europeo di preparazione al Sinodo dei giovani, “il Simposio di Cracovia vuole essere l’occasione per attuare le indicazioni del Sinodo e lasciarsi illuminare dall’esortazione apostolica post-sinodale che Papa Francesco firmerà il prossimo 25 marzo”, spiega la nota del Ccee.