Una sfida per la Chiesa? Saper “mettersi da parte”. Parla don Pierclaudio Rozzarin, giovane prete
«È importante non sentirci isolati – sottolinea don Pierclaudio Rozzarin, giovane vicario parrocchiale a Vigodarzere – Siamo nelle stesse acque, alle volte calme, altre più impetuose. Ora la navigazione è un po’ impegnativa. Affrontarla insieme aiuta anche a non assolutizzare i problemi».
L’immagine più forte di queste giornate è quella di una Chiesa che in alcuni tratti cammina con le persone... mentre in altri si fa da parte: «Proprio come nell’esperienza del pellegrinaggio – continua don Rozzarin – che ti consente di essere compagno di un tratto di strada, testimoniare quello che si sta vivendo, ma anche lasciare andare. Siamo oppressi dall’idea di ottenere un risultato, ma dobbiamo pensare a una Chiesa che si avvicina e ha la capacità di “mettersi da parte”: un’immagine che provoca, è una sfida». Il futuro preoccupa, ma dà anche entusiasmo: «Guardo chi ho incrociato nel mio cammino – professori, educatori, parroci – e che ha visto i cambiamenti della Chiesa e mi chiedo dove andremo. Dall’altro lato sento anche l’entusiasmo di ripartire e questi giorni di fraternità mi hanno fatto alzare lo sguardo, confortato dal fatto che c’è qualcuno che sta preparando il terreno a noi preti giovani, che ha preso a cuore il nostro futuro».