Ucraina. Banchi alimentari europei, raccolti 1,8 milioni di euro. “Serve più aiuto”
La European food banks federation rilancia la campagna #AllTogether4Ukraine rivolta ad aziende, fondazioni, organizzazioni e privati. Aiuti già destinati ai profughi in Moldavia, Romania e Polonia. Banchi aperti anche in Ucraina. “A Kiev quasi esaurite le scorte di cibo”
I banchi alimentari europei uniscono le forze e raccolgono 1,8 milioni di euro da destinare alla popolazione ucraina, ma c’è bisogno di “più aiuto”. A lanciare l’appello e a fare il punto sullo stato attuale degli aiuti raccolti è la European food banks federation (Feba) che riunisce diversi Banchi alimentari europei. "Siamo colpiti e profondamente commossi dall'impegno dei nostri membri e di tutti coloro che ci stanno aiutando - ha detto Jacques Vandenschrik, presidente Feba -. Tuttavia, abbiamo bisogno di più aiuto. C'è bisogno di cibo in Ucraina e in Moldavia. Abbiamo bisogno di cibo non deperibile, cibo per bambini, cibo pronto da mangiare e acqua. Abbiamo anche bisogno di fondi per consegnare il cibo e rafforzare la nostra logistica. Chiediamo a tutti di unirsi alla nostra campagna #AllTogether4Ukraine".
Lanciata il 1 marzo, la campagna #AllTogether4Ukraine mira ad aiutare il popolo ucraino sostenendo i membri Feba in Ucraina e nei paesi vicini come Ungheria, Moldavia, Polonia, Romania e Slovacchia. Dei fondi ad oggi raccolti, 435 mila euro sono stati destinati alla consegna di cibo al membro Feba in Romania, Federația Băncilor pentru Alimente din România (Fbar), che fungerà da hub per ridistribuire il cibo agli ucraini a Chișinău in Moldavia, dove le stime prevedono l'arrivo di 200 mila rifugiati, spiega una nota. “Il cibo sarà ridistribuito alla Banca pentru Alimente a Bucarest, Cluj, Brasov, Oradea e Roman in Romania, dove sono presenti 95 mila rifugiati dei 285 mila entrati nel paese”. Altri 190 mila rifugiati, invece, hanno già proseguito verso altri paesi dell'Europa occidentale, continua la nota. “Il cibo raggiungerà anche Chernivsti, Leopoli e Odessa in Ucraina - spiega un comunicato della federazione -. Feba sta anche sostenendo l'acquisto urgente di attrezzature per la movimentazione del cibo e il finanziamento di altri costi logistici (un magazzino a Chișinău in Moldavia, sei furgoni, sei attrezzature elettriche di movimentazione, personale temporaneo), in Moldavia e Romania per garantire una logistica efficiente di questi sforzi inaspettati per aiutare i rifugiati e le loro normali attività quotidiane”. La federazione dei banchi alimentari, inoltre, ha mobilitato anche le imprese alimentari partner per ottenere aiuti e consegnare cibo ai suoi membri in Ucraina, Moldavia, Romania e Polonia.
Anche in Ucraina, i banchi alimentari sono ancora attivi. “La Kiev City Charity Foundation Food Bank in Ucraina è ancora in funzione a Kiev e aiuta l'ospedale che è senza cibo - aggiunge la nota -. A Kiev le ultime scorte di cibo si stanno esaurendo. Il Banco Alimentare ha anche creato due centri temporanei di ridistribuzione a Chernivsti e Leopoli, dove Toidupank, membro Feba in Estonia, ha consegnato 33 pallet di cibo. Due camion di cibo arriveranno a Chernivsti”. Banca de Alimente in Moldavia, invece, sta aiutando i rifugiati che stanno fuggendo, oltre a ridistribuire cibo agli enti di beneficenza ucraini vicino a Odessa, continua la nota. Banca pentru Alimente in Romania e Federacja Polskich Banków Żywności in Polonia stanno fornendo cibo ai rifugiati e consegnando cibo all'Ucraina a Chernivsti e Leopoli.
Ad aziende, fondazioni, organizzazioni e privati cittadini l’appello della European food banks federation a sostenere la campagna #AllTogether4Ukraine