Ucraina, Viktoriya Prokopovych: “Commossa da tanta solidarietà”
Presidente dell’associazione Forum Ucraina di Palermo, Viktoriya racconta l'impegno, assieme ai siciliani, per aiutare il suo popolo. “Ci si sta muovendo per aprire i corridoi umanitari internazionali. A breve partirà una grande rete inter-istituzionale per il progetto accoglienza dei rifugiati ucraini”
Ha tantissima forza e non sa cosa fare per aiutare la sua famiglia e il popolo ucraino che vivono nascosti per proteggersi dagli attacchi aerei e dall'avanzata dei carri armati russi. E' Viktoriya Prokopovych, cittadina ucraina, presidente dell'associazione Forum Ucraina. Da 20 anni a Palermo, Viktoriya emozionata ci racconta come si sta impegnando insieme ai siciliani per aiutare il suo popolo.
Qual è la situazione dei suoi familiari in Ucraina?
Prima di tutto sono una mamma e sono una nonna. In Sicilia vivo da sola e la mia famiglia si trova tutta in Ucraina, nella città di Černihiv (nella parte settentrionale), tra la frontiera della Russia e Bielorussia e a 140 km da Kiev. La mia città sta subendo pesanti bombardamenti. I miei familiari che sento ogni giorno sono nascosti in un sotterraneo di un palazzo senza riscaldamenti e senza luce in un posto che non è blindato. Ho una figlia di 34 anni e un nipotino Michele che il giorno 8 compirà 3 anni. Adesso con loro mi scrivo perché anche le conversazioni telefoniche sono controllate. A Palermo sono interprete della lingua russa ed ucraina iscritta presso il tribunale di Palermo. Per lungo tempo sono stata a Catania come vice presidente dell'associazione italo-ucraina e sono a Palermo da cinque anni per attivare un nuovo centro dedicato alla nostra comunità ucraina. In questo momento drammatico, ci stiamo impegnando insieme a tante altre associazioni perché prima di ogni cosa siamo umani.
Si sta lavorando per fare arrivare anche in Sicilia i diversi profughi?
Sì, ci si sta muovendo per aprire i corridoi umanitari internazionali. In questo momento sappiamo che i trasferimenti dalle diverse città sono bloccati e non è facile ma ci stiamo attivando con tutti gli strumenti possibili per aiutare le persone ad arrivare alle frontiere. Ieri, a livello regionale, dopo il decreto ministeriale del 28 febbraio, come coordinatrice territoriale ho avuto un incontro con la viceprefetto di Palermo in rappresentanza della Sicilia. A breve partirà una grande rete interistituzionale per il progetto accoglienza dei rifugiati ucraini: donne e bambini che saranno ospitati nei centri di accoglienza che verranno aperti; gli uomini non li fanno partire perché devono rimanere a proteggere e difendere la nostra terra. La Sicilia è una grande regione e, nonostante le difficoltà legate al fatto che è la terra italiana più distante, avrà anche lei la possibilità di accogliere la mia gente. Per adesso, stiamo preparando un elenco delle famiglie che vogliono accogliere a casa propria i nostri rifugiati. Il popolo ucraino non si sta arrendendo ma si sta difendendo in tutte le forme possibili da questi attacchi militari violenti.
La macchina della solidarietà, dunque, si è attivata…
Sono commossa ogni giorno sempre di più per il sostegno che stanno dando i siciliani e palermitani. Mi sento davvero in famiglia per le centinaia di telefonate, presenze e vicinanze che sto avendo. Già una settimana fa, quando le armate russe hanno iniziato a bombardare l'Ucraina dappertutto, ci siamo subito organizzati unendoci con l'associazione siciliana medullolesi spinali (Asms) che ha offerto la sua sede per avviare la prima raccolta umanitaria di beni di prima necessità. Ringrazio di cuore il presidente Giovanni Rotino e il referente Ninni Gambino che sono stati i primi ad attivarsi subito con noi. Tutti i volontari stanno dimostrando, in queste ore drammatiche, una grandissima sensibilità che va oltre ogni barriera fisica e psicologica. La prima raccolta è avvenuta con i farmaci e il materiale sanitario per il battaglione volontario ucraino che sappiamo, in molti casi, combattere senza caschi e senza protezione. Poi ci sono anche gli alimenti e gli altri beni primari per la mia gente. In queste ore sono stati aperti diversi punti di raccolta umanitaria in Sicilia per aiutare soprattutto anziani, donne e bambini. Tutto il materiale sarà poi cura della protezione civile impegnarsi a trasferirlo, dalle diverse province siciliane fino alla frontiera tra Polonia e Ucraina. Noi daremo il nostro contributo pagando il gasolio necessario a portare a termine questa operazione. Sappiamo che poi sarà l'esercito ucraino a fare avere il materiale alle diverse postazioni rifugio dove si trova nascosta la popolazione civile.
Qual è il suo più grande desiderio?
Stamattina abbiamo ricevuto un video-messaggio dal nostro presidente Volodymyr Zelens'kyj che purtroppo ci ha confermato come i carri armati russi siano arrivati vicini a due centrali nucleari. C'è stato un incendio ma fortunatamente è stato spento dai nostri militari e sembra che sia stato esterno alla centrale. Questo è stato un atto terribile che ci sta facendo preoccupare molto e sperare sempre di più, con tutte le nostre forze, che questa guerra finisca al più presto.
Il Centro di raccolta "aiuto umanitario per l'Ucraina" si trova nella sede Asms Medullolesi Spinali Sicilia in via Giovanni Evangelista di Blasi.