Tossicodipendenza. Nasce a Padova “Route 4”, l’unità di strada per la riduzione del danno e la limitazione del rischio
Si chiama “Route 4” il nuovo servizio di Unità di Strada a Padova per la riduzione del danno e la limitazione del rischio, promosso dal Settore Servizi Sociali del Comune di Padova.
Il fenomeno della tossicodipendenza è in continuo aumento e l’emergenza dovuta alla pandemia ne ha acuito la gravità ed è per arginarlo che il Comune di Padova ha dato avvio, in via sperimentale, a Route 4, il progetto che nasce grazie ad una co-progettazione del Comune stesso con un raggruppamento di 5 Enti del Terzo Settore:COSEP (capofila della rete), Equality, Noi Famiglie Padovane contro l’Emarginazione, Croce Rossa Comitato di Padova e l’associazione Medici in Strada. Il progetto è inoltre supportato da una rete di 6 enti pubblici e privati: Associazione Avvocato di Strada, Associazione Tipsina, Associazione La Strada Giusta, ITARDD Rete Italiana Riduzione del Danno, Associazione Mimosa, ULSS 6 Euganea Dipartimento per le Dipendenze.
Route 4 è un’iniziativa sperimentale di 5 mesi, nata con l’obiettivo di far emergere il fenomeno delle dipendenze e affrontarlo in maniera innovativa. Si pone in continuità con un percorso spontaneo di formazione di volontari e operatori, già avviato da alcune delle organizzazioni partner nell’ultimo anno.
Marta Nalin, assessora ai servizi sociali afferma: “Abbiamo deciso di investire risorse sulla questione della tossicodipendenza perché il fenomeno è in aumento, aggravato dalla pandemia, ed è necessario per noi ripensare i servizi per rispondere a vecchi e nuovi bisogni e al contempo agire concretamente per arginare il fenomeno, attraverso politiche prima di tutto di informazione, ascolto e accompagnamento, grazie al prezioso supporto degli enti del terzo settore. Route4 vuole essere un progetto che affronta la questione in maniera innovativa, con un approccio non di mera prevenzione ma di riduzione del danno.
L’unità di strada presentata oggi è la prima azione di un progetto più ampio, ed è fondamentale per agganciare le persone dipendenti agendo in particolare nei contesti di maggior disagio. Nel prossimo periodo l’obiettivo è anche quello di costruire anche campagne di informazione rivolte a tutti i cittadini, in particolare i più giovani, in modo da prevenire il dilagare del fenomeno anche attraverso un supporto di tipo psicologico. Mettiamo in campo un progetto costruito con 10 soggetti del territorio per aiutare concretamente le persone che hanno bisogno di supporto e per costruire una diversa cultura sul tema della tossicodipendenza, per una città che sappia riconoscere il problema e affrontarlo in maniera collettiva, alla radice.”
“La richiesta di tornare a parlare di dipendenze e comportamenti a rischio, arriva dalle famiglie e dalle persone del territorio che spesso non sanno come affrontare situazioni nelle quali sono coinvolte più o meno volontariamente e direttamente”, aggiunge Andrea Andriotto, promotore dei percorsi di formazione.
"Il percorso è partito da un gruppo di associazioni che si sono riunite per un progetto di riduzione del danno" - dichiara Maura Canton, responsabile dell'Unità di Strada Penelope di Croce Rossa, attiva dal 1998 attraverso i suoi volontari - "con il progetto Route 4 abbiamo l'opportunità di collaborare con altre realtà e implementare ulteriormente quanto costruito in questi anni".
“Il progetto nasce dalla volontà di un nucleo di associazioni che si sono riunite per sensibilizzare i cittadini e le istituzioni sui temi delle dipendenze e riduzione del danno, inizialmente attraverso un percorso informativo aperto a tutti” - dichiara Maura Canton, volontaria di Croce Rossa Italiana di Padova e responsabile dell'Unità di Strada di riduzione del danno e prevenzione alle malattie sessualmente trasmissibili "Penelope", presente dal 1998 alla Stazione Ferroviaria con i suoi volontari - "attraverso la nascita della rete di Route4 abbiamo l'opportunità di collaborare con le altre realtà del territorio che si occupano di dipendenza e marginalità ed implementare ulteriormente quanto costruito in questi anni gettando le basi per progetti futuri”.
Il servizio è attivo 6 giorni su 7, è gestito da operatori e volontari che si muovono su mezzi riconoscibili dal logo “R4”, e si articola in uscite dedicate alla riduzione del danno - in cui attraverso la distribuzione di materiale sterile e la raccolta di siringhe usate si creano relazioni con i consumatori e opportunità di aggancio ai Servizi – e in uscite dedicate alla limitazione del rischio – incontrando ragazzi nei luoghi in cui c’è maggior consumo di alcool e cannabinoidi. Attraverso Route 4 saranno inoltre realizzate iniziative di sensibilizzazione nelle scuole della città e saranno organizzati momenti di formazione rivolti a operatori sociali e volontari.
“L città aveva bisogno di un servizio e di una progettualità dedicata al mondo dei consumi.” – dichiara Alice Damiani, coordinatrice del Servizio, psicologa di COSEP e Tipsina – “Quello che fa la differenza è la collaborazione e la forte sinergia con il Comune e con le diverse realtà che fanno parte della rete. È un progetto innovativo nel territorio perché è rivolto a tutta la popolazione, abbiamo cura della marginalità ma investiamo molto nella prevenzione dei giovani e giovanissimi, senza dimenticarci di tutta la popolazione universitaria. Dopo il primo mese di sperimentazione stiamo già avendo ottimi risultati e sono certa che non potranno che migliorare, la città era pronta per un servizio di riduzione del danno e limitazione del rischio, e le varie collaborazioni che stiamo attivando non mancano di dimostrarcelo.”