Togo, arrestati due direttori di giornali. Le accuse: diffamazione e offesa alle autorità

Si tratta di Ferdinand Ayité, direttore del bisettimanale L’Alternative, e Joël Egah, del settimanale Fraternité. Il controllo giudiziario è scattato per il presentatore, Isidore Kouwonou. Gli appelli per la liberazione dei giornalisti sono arrivati sia da Reporter senza frontiere, sia da Amnesty International

Togo, arrestati due direttori di giornali. Le accuse: diffamazione e offesa alle autorità

Essere giornalisti indipendenti in Togo di questi tempi è molto rischioso. Nel piccolo Paese dell’Africa occidentale sono stati fermati infatti due direttori di giornali e un altro è stato sottoposto a controllo giudiziario.

Imprigionati. Nei giorni scorsi sono stati arrestati Ferdinand Ayité, direttore del bisettimanale L’Alternative, e Joël Egah, del settimanale Fraternité. L’accusa nei loro confronti è “diffamazione” e “offesa alle autorità” perché hanno criticato due ministri nel corso di una trasmissione d’attualità. Il controllo giudiziario, invece, è scattato per il presentatore, Isidore Kouwonou.

La classifica. Che la situazione della stampa sia in una fase molto delicata nel Paese, del resto, è confermato dal rapporto “Libertà della stampa nel mondo 2021” di Reporter senza frontiere, dove il Togo si posiziona al 74esimo posto su 180, tre posti più sotto rispetto all’anno prima. Anche se libertà di stampa ed espressione sono previste dalla Costituzione, le violazioni e le minacce verso gli operatori dell’informazione sono registrate sempre più spesso.

Gli appelli per la liberazione dei giornalisti sono arrivati sia da Reporter senza frontiere, sia da Amnesty International. Nel primo caso, il responsabile in Africa dell’organizzazione, Arnaud Froger, ha parlato dell’arresto come di “una violazione flagrante e vergognosa del diritto della stampa”. Mentre a protestare per l’organizzazione per la difesa dei diritti umani è stato Fabien Offner, ricercatore sull’Africa occidentale.

In punto di diritto. Stando al Codice della stampa in vigore nel Paese, i giornalisti non potrebbero andare in prigione per questi reati. Secondo l’accusa, però, le opinioni manifestate sui social network devono essere giudicate con le norme del diritto comune (la trasmissione è andata online su YouTube). La Rete, infatti, è esclusa dal Codice della stampa e il nuovo codice penale stabilisce da 6 mesi a 2 anni per pubblicazione, diffusione o riproduzione di notizie false.

L’Alternative è un giornale che si è schierato spesso in opposizione al regime di Faure Gnassingbé e per questo, insieme al suo direttore, è stato attaccato in diverse occasioni dalle autorità. L’ultima volta il 5 febbraio 2021, quando era stato sospeso per quattro mesi dall’Alta autorità per l’audiovisivo e la comunicazione per un articolo che secondo il titolare del dicastero dell’Urbanistica avrebbe contenuto “false informazioni, offesa e diffamazione”.

L’articolo integrale di Giulia Cerqueti, Togo, libertà di stampa a rischio: arrestati due direttori di giornali, può essere letto su Osservatorio Diritti.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)