Terzo settore, le Acli lanciano “Proximo”, portale di supporto a reti ed enti

Si tratta di un portale innovativo che unisce tecnologie e competenze per supportare gli enti del sistema Acli, presentato nel corso del convegno al Cnel. Bettoni: “Il prossimo passaggio a cui puntiamo è quello di stabilire una connessione telematica continua con il ministero del Lavoro”. Manfredonia: “La pandemia esiste ancora: c’è emergenza sociale”

Terzo settore, le Acli lanciano “Proximo”, portale di supporto a reti ed enti

“Il nuovo Registro Unico Nazionale del Terzo Settore è uno strumento innovativo che nasce dalla cooperazione e si basa su 5 presupposti: semplificazione, sicurezza, velocità della relazione, dialogo telematico tra gli enti del terzo settore e trasparenza”. E’ quanto ha dichiarato Claudio Gagliardi, vicesegretario generale di Unioncamere, durante il convegno “Le reti di Terzo settore per la crescita delle comunità”, organizzato ieri dalle Acli presso la sede del CNEL a Roma.
All’incontro è intervenuto anche Luigi Bobba, presidente di Terzjus, che ha detto quanto “le reti siano fondamentali per il successo della riforma del Terzo Settore: la riforma non ha scommesso sull’uniformità ma sull’unità del terzo settore”.
Marco Bani, capo segreteria presso il ministero dello Sviluppo Economico, si è concentrato sull’importanza della rivoluzione digitale: “Grazie ai 7 miliardi previsti dal PNRR per la fibra, in 4 anni possiamo collegare tutto il Paese e non lasciare nessuno indietro. Un altro obiettivo è la connessione nelle scuole e negli ospedali. Ci sono 10 mila scuole e 12 mila strutture ospedaliere che devono essere connesse. Non si può pensare ad un posto pubblico o privato senza connessione”.
Durante il convegno è stato presentato anche il nuovo portale Proximo, pensato per aiutare gli enti del sistema Acli con gli adempimenti previsti dalla Riforma del Terzo settore. “Il nostro sforzo è stato quello di unire tecnologia e competenze - ha dichiarato Damiano Bettoni, segretario generale delle Acli durante la presentazione del nuovo portale - le tecnologie erano quello che abbiamo già a disposizione come associazione mentre per le competenze ci siamo appoggiati ad un gruppo di nostri esperti, che ha maturato esperienze sul campo, e ai nostri operatori nei service di tutta Italia. Il prossimo passaggio a cui puntiamo – ha concluso Bettoni - è quello di stabilire una connessione telematica continua con il ministero del Lavoro”.  

Tassinari (Acli): “Reti non profit devono rinnovarsi”. Pallucchi (Forum): “Pnrr non sia volano di indebitamento”

"Ci stanno a cuore le piccole associazioni del terzo settore e siamo convinti che devono rinnovarsi perché consentono alla nostra democrazia di crescere". Così Stefano Tassinari, vicepresidente nazionale delle Acli, durante il convegno. Aggiungendo: "Dobbiamo considerare il terzo settore come un movimento che deve ridare a questo pianeta un indirizzo più giusto. Sapevamo che le nuove generazione non avrebbero vissuto il nostro benessere, ma non pensavamo che dovessero assistere anche alla guerra. Questo incontro di oggi è un tentativo di incarnare una sorta di resistenza per tessere vita civile nel mondo e contrastare la violenza".

Durante le sessioni di lavoro è intervenuta anche la portavoce del Forum del Terzo settore, Vanessa Pallucchi, che ha spiegato come "le risorse del PNRR devono essere volano di sviluppo, non di indebitamento e su questo stiamo lavorando. Spero che ci venga dato il giusto riconoscimento e poi auspico anche che si rinnovino le classi dirigenti con un coinvolgimento reale dei giovani".

Manfredonia (Acli): “La pandemia esiste ancora: c’è emergenza sociale”

Emiliano Manfredonia, presidente nazionale delle Acli, nel suo intervento ha dichiarato: “La pandemia c’è ancora, è ancora pericolosa. Oltre al tema della salute, c’è il tema della tenuta del lavoro. Ci sono persone che si sono trovate senza reddito, senza lavoro. C’è chi è tutelato e chi no. L’altra grande questione è quella della socialità. Sono raddoppiati i tentativi di suicidi in Italia; una persona su 7 vive da sola”.
“La politica molto spesso non ascolta le urgenze, porta sempre avanti il tema economico mentre dovrebbe guardare alle prospettive future e non considerare il terzo settore come erogatore di servizi a basso prezzo: se invece ci aiutasse di più potremmo  davvero essere vettori di innovazione e fucine di cooperazione per intervenire e affrontare insieme le urgenze”, ha concluso.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)