Terremoto nelle Marche, "nell'ultimo anno 1.821 persone rientrate a casa"
Il punto della situazione a cinque anni dal sisma. L'assessore alla ricostruzione Guidi Castelli: "+63,1% di pratiche concluse". Acquaroli: “Enorme (oltre 16mila) il numero delle persone che non sono tornate a casa e dei cittadini che hanno abbandonato il centro del cratere sismico". Le richieste al governo
Nell'ultimo anno 1.821 persone sono rientrate a casa, sono aumentate del 36% le pratiche presentate, di oltre l'80% quelle decretate e del 63,1% quelle concluse. Sono alcuni dei numeri presentati oggi dal presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, e dall'assessore alla Ricostruzione, Guido Castelli, nel corso di una conferenza stampa per fare il punto della situazione a cinque anni dal sisma.
"I numeri certificano un cambio di passo dei tempi della Ricostruzione post sisma dall'insediamento, nell'ottobre scorso, della nuova giunta, ma questo non è assolutamente sufficiente e dobbiamo moltiplicare gli sforzi nel contesto di una filiera istituzionale forte e concentrata sugli stessi obiettivi- sottolineato Acquaroli, riporta una nota-. Dopo oltre 5 anni ci sono delle aspettative altissime perché ancora è enorme (oltre 16mila) il numero delle persone che non sono tornate a casa e dei cittadini che hanno abbandonato il centro del cratere sismico. Altrettanto enorme ed inaccettabile è il gap infrastrutturale".
Nell'ultimo anno, argomenta il governatore, "abbiamo allargato il collo di bottiglia della burocrazia: ci sono stati interventi anche legislativi che finalmente consentono poteri straordinari, le ordinanze del commissario Legnini che hanno messo un po' di ordine ad un sistema normativo assolutamente fermo. Nonostante ciò dobbiamo lavorare di più e meglio, affinché si possano non solo ricostruire quanto prima le abitazioni, le scuole e restituire alle comunità le infrastrutture pubbliche materiali e immateriali necessarie, ma si possa anche tornare a programmare uno sviluppo economico, occupazionale e restituire dinamicità a territori che hanno un altissimo potenziale: dal punto di vista agricolo, artigianale, culturale turistico, enogastronomico".
Si tratta di un potenziale che va "assolutamente colto per tenere qui i giovani e fermare lo spopolamento delle aree interne. Abbiamo messo in campo delle sinergie con il ministero per i Cis, con il commissario per il Pnrr ricostruzione e delle opportunità per le scuole- aggiunge Acquaroli-. Siamo riusciti con un impegno fortissimo a far destinare 100 milioni di euro per la progettazione delle infrastrutture viarie, fondamentali per togliere questi territori dall'isolamento. Ma sono risorse che da sole non bastano ed è essenziale un maggior coinvolgimento delle Regioni sulla loro destinazione. Per questo abbiamo lanciato un appello al presidente della Repubblica Mattarella e al presidente del Consiglio Draghi che si sono sempre dimostrati sensibili al tema della Ricostruzione".
Quattro le richieste più importanti indirizzate al governo centrale: la proroga del Superbonus 110% per le pratiche del sisma fino alla fine dello stato di emergenza; il nuovo prezzario sisma, la proroga del credito d'imposta per le imprese, un maggiore coinvolgimento nel Pnrr. "Stiamo rafforzando l'Ufficio speciale della Ricostruzione e integrando l'organico con 20 tecnici amministrativi per velocizzare e potenziare le procedure di gara- rimarca Castelli-. I dati dimostrano che siamo sulla giusta strada, ma ci sono molte variabili da tenere in considerazione a partire dalla carenza di imprese edili e relativa manodopera per cui pensiamo di organizzare corsi di formazione, all'aumento dei prezzi delle materie prime dopo la pandemia". Per quanto riguarda invece le "4.220 tonnellate di macerie, con l'aiuto dello Stato- aggiunge-, vorremmo semplificare le norme per usare gli aggregati riciclati per il tombamento delle cave in ossequio al principio di economia circolare e creare piazzole di stazionamento appositamente autorizzate per il deposito".
Sul fronte delle risorse Castelli ricorda l'approvazione del Cis Sisma che finanzia progetti di rigenerazione socioeconomica dei territori colpiti dal terremoto per 100 milioni di euro e il Piano scuole proposto al commissario Legnini: 52 scuole marchigiane nelle aree colpite dal sisma saranno finanziate ex novo con circa 141 milioni di euro. Altri 65 interventi sono pronti a ricevere un adeguamento dei fondi, passando così dagli iniziali 275 milioni ad oltre 333 milioni. I 100 milioni del Pnrr Sisma invece serviranno principalmente per completare entro il 2023 la Pedemontana Fabriano - Muccia, per l'Intervalliva Tolentino - San Severino Marche e per la Salaria (dopo la nomina del Commissario straordinario Anas riattivati i lavori per la galleria del Trisungo).
"La Regione sta mettendo in campo azioni trasversali di politiche strategiche per le aree interne, per investire sulle infrastrutture e migliorare i collegamenti, per potenziare l'offerta turistica, le opportunità occupazionali, la tutela dei borghi, il riequilibrio dei servizi sul territorio- aggiunge ancora Castelli-. Non vogliamo riportare le lancette al 2016, anno in cui già mancavano le strade e i giovani se ne andavano".
L'ambizioso progetto "è quello di rendere attrattivo l'entroterra sia per viverci che per andare in vacanza. In questo scenario il recupero, d'intesa con i Comuni, di una parte delle Sae come cottage turistici, sale polifunzionali o ancora per studenti Erasmus o persone in smart working ma in ferie- dice Castelli-, sarà nei prossimi anni un tema affascinante ed importante per non disperdere gli investimenti infrastrutturali realizzati (strade, parcheggi, verde pubblico strutture pubbliche ed infrastrutture)".
In conclusione l'assessore alla Cultura, Giorgia Latini, ha ricordato il Festival dei borghi 'MarCheStorie'. "È stato un grande successo che ha portato tante persone nei paesi del cratere per rivivere insieme storie, leggende e tradizioni. Tornerà quindi il Festival insieme a tante altre iniziative che hanno tutte come minimo comun denominatore la rivitalizzazione dei borghi e dei centri storici".
Dati per province persone in Cas. Totale persone in Cas: oggi sono 16.275. Provincia Ascoli Piceno 3.978; Provincia Ancona 525; Provincia Fermo 1.245; Provincia Macerata 10.510; Provincia Pesaro Urbino 17. Totale persone in Cas: 18.096 al 21 settembre 2020. Provincia Ascoli Piceno 4; Provincia Ancona 583; Provincia Fermo 1.403; Provincia Macerata 11.963; Provincia Pesaro Urbino 17. (DIRE)