Senza dimora. Roma, iscrizione anagrafica in via Modesta Valenti: “Finalmente un passo avanti”
Le principali organizzazioni del terzo settore romano hanno incontrato in Campidoglio l'assessora alle Politiche sociali e alla Salute, Barbara Funari, e la presidente della Commissione Politiche sociali e Salute, Nella Converti
Una delegazione di associazioni del Terzo Settore ha incontrato in Campidoglio l'assessora alle Politiche sociali e alla Salute, Barbara Funari, e la presidente della Commissione Politiche sociali e Salute, Nella Converti, per chiedere che l'Amministrazione capitolina provveda al superamento dell'attuale Sistema di iscrizione anagrafica delle persone senza dimora presenti sul territorio di Roma Capitale, previsto dalla Deliberazione n.31 del 3/3/2017. La delegazione, composta da A Buon Diritto Onlus, ActionAid Italia, Avvocato di Strada, CIR Onlus e Nonna Roma, in rappresentanza anche di Comitato di quartiere Quarticciolo, Enrico Gargiulo, Medici contro la Tortura, MEDU - Medici per di diritti umani, Medici Senza Frontiere, ha presentato un documento con alcune proposte che mirano a superare l'attuale sistema in materia anagrafica.
Nel corso degli ultimi anni queste realtà hanno più volte sollecitato l’amministrazione capitolina sulla necessità di modificare una disciplina che, attualmente, non è in grado di garantire l’effettivo esercizio di un diritto costituzionalmente previsto. L’attuale procedura di iscrizione anagrafica presso l’indirizzo di via Modesta Valenti prevede infatti il passaggio obbligatorio con i Servizi sociali come condizione di ricevibilità della domanda e come unica modalità con la quale si può dare conto dei propri interessi e della presenza effettiva sul territorio comunale, nonostante tale requisito non sia contemplato dalla legge.
“Questo passaggio, dunque, oltre a essere illegittimo e discriminatorio, ha determinato negli anni un notevole aggravio del carico di lavoro sugli assistenti sociali e, di conseguenza, il rallentamento della procedura di iscrizione anagrafica. I lunghi tempi di attesa per ottenere la residenza, oltre a violare il principio della cd. “residenza in tempo reale”, introdotto dal D.L. n. 5/2012, impediscono di fatto l’accesso a tutta una serie di diritti fondamentali come la salute, l’istruzione, il welfare. Ad essere colpite sono soprattutto le fasce di popolazione più deboli, per le quali l’accesso a questi diritti dovrebbe essere invece favorito e rafforzato - spiegano le associazioni -. Il 7 marzo 2022 il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e la nuova Giunta hanno inserito nel programma degli obiettivi da raggiungere entro 180 giorni un punto riguardante la semplificazione e l'uniformazione delle modalità di accesso alla procedura dell’iscrizione anagrafica in Via Modesta Valenti. Come associazioni abbiamo accolto con favore questa notizia, in quanto si tratta di un obiettivo prioritario per un’Amministrazione che voglia combattere le disuguaglianze e offrire ogni tutela possibile a chiunque ne abbia bisogno. Per questo abbiamo ritenuto utile e doveroso chiedere all'Amministrazione questo momento di confronto”.
L’incontro con l’assessora alle Politiche sociali e alla Salute e con la Presidente della Commissione Politiche sociali e Salute per le organizzazioni ha avuto esito positivo: “é emersa chiaramente la volontà dell’Amministrazione capitolina di intervenire sulla disciplina della residenza per persone senza dimora attraverso un processo decisionale condiviso sia con le altre Amministrazioni pubbliche coinvolte, sia con le associazioni. Abbiamo espresso la disponibilità delle associazioni che costantemente operano sul territorio e intercettano i bisogni delle persone a collaborare mettendo a disposizione la propria esperienza e le proprie competenze. Alla luce di quanto emerso, auspichiamo che il percorso intrapreso ieri possa continuare con lo stesso spirito di cooperazione mostrato finora e che si giunga quanto prima a una soluzione concreta e condivisa che superi finalmente la Delibera n. 31 del 2017” conclude la nota.