Se Chat Gpt parla come sant’Antonio

Un anno fa, nei mesi del primo boom di Chat Gpt e dell’Intelligenza artificiale generativa, un’agenzia di comunicazione della Svizzera italiana ebbe la “brillante” idea di aprire una chat pubblica con san Pio da Pietralcina.

Se Chat Gpt parla come sant’Antonio

O meglio, con un’Intelligenza artificiale istruita appositamente per riproporre il pensiero di padre Pio, probabilmente ottenuto molto semplicemente facendo “ingoiare” a Chat Gpt l’intero epistolario del cappuccino del Gargano. Se ne parlò diffusamente. Nel frattempo Chat Gpt ha fatto passi da gigante. La versione 4o (“o” sta per “omni”) appare più veloce, più coerente e in generale più “umana” delle precedenti nel riorganizzare il sapere. Per cui mi è venuta un’idea. Sant’Antonio di Padova ha lasciato un’opera poco conosciuta, I Sermoni, distillato di spiritualità, commenti biblici e filosofia medievale a servizio dei predicatori dell’epoca. Con I Sermoni ho programmato un Gpt (trasformatore generativo pre-addestrato, ndr), accessibile a chi paga i venti dollari al mese di abbonamento all’indirizzo chatgpt.com/g/g-CRjM8liv1-sermonidi-sant-antonio. Non è un gioco che simula una chat con sant’Antonio, ma un nuovo modo di approcciarsi a un testo non facile attraverso la mediazione, la sintesi e la riepilogazione di un modello linguistico. A una domanda precisa, come “cosa suggerirebbe sant’Antonio per comunicare meglio in famiglia?”, il Gpt estrae una serie di principi (carità, umiltà, preghiera, comprensione e pazienza) radicati nel testo, consigliandomi anche un passaggio preciso, il paragrafo 20 del Sermone per la domenica di Settuagesima: l’amore verso Dio e verso il prossimo paragonati alla luce del sole e della luna secondo la cosmologia medievale. Appena supereremo la fase ludica, questi strumenti cambieranno il nostro modo di leggere e ricercare, e, perché no, aumenteranno le occasioni di incontro con antichi saperi ancora attuali.

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