Scuola: 331 milioni per la sicurezza, 1 miliardo per il fondo emergenza nella bozza del decreto Rilancio
Incremento del fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche, ma anche semplificazione delle procedure per l'edilizia scolastica. Un miliardo per il Fondo di emergenza epidemiologica presso il Miur
La sicurezza, innanzitutto: è questa la prima condizione per far ripartire le scuole. Per questo, la bozza del decreto Rilancio, in attesa di conferma definitiva, prevede un incremento di 331 milioni per il Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche (legge 27 dicembre 2006, n. 296). Diversi gli interventi contemplati nell'articolo 222 della bozza, tra cui “acquisto di servizi professionali, di formazione e di assistenza tecnica per la sicurezza sui luoghi di lavoro, per la didattica a distanza e per l’assistenza medico-sanitaria e psicologica, di servizi di lavanderia, di rimozione e smaltimento di rifiuti”, “acquisto di dispositivi di protezione e di materiali per l’igiene individuale e degli ambienti”, “interventi in favore della didattica degli studenti con disabilità, disturbi specifici di apprendimento ed altri bisogni educativi speciali” e “ adattamento degli spazi interni ed esterni”. Tali interventi dovranno essere realizzati dalle istituzioni scolastiche ed educative statali entro il 30 settembre 2020. Come si precisa nella relazione illustrativa, “le risorse possono essere destinate alla realizzazione di pareti mobili, a piccoli interventi edilizi di adattamento delle strutture e all’acquisto di infrastruttura impiantistica e tecnologica per consentire anche soluzioni di didattica a distanza. Solo attraverso l’insieme coordinato di tali interventi sarà possibile garantire l’avvio e lo svolgimento dell’anno scolastico 2020/2021”.
Gli esami di Stato: 39,2 milioni
Per quanto riguarda gli esami di Stato per l’anno scolastico 2019/2020, a questi saranno destinati 39,23 milioni nel 2020 per garantire, tra l'altro, “la pulizia degli ambienti scolastici secondo gli standard previsti dalla normativa vigente e la possibilità di utilizzare, ove necessario, dispositivi di protezione individuale da parte degli studenti e del personale scolastico durante le attività in presenza”. Come si precisa nella relazione illustrativa, “I commi 6 e 7 prevedono lo stanziamento di 39,2 milioni di euro per assicurare alle istituzioni scolastiche statali e paritarie, nell’ambito delle attività in presenza connesse all’espletamento dell’esame di stato per l’anno scolastico 2019/2020, di effettuare interventi di pulizia secondo le prescrizioni di cui alla circolare del Ministero della Salute n. 5543 del 22/02/2020 nonché di poter acquistare dispositivi di protezione individuali da mettere a disposizione degli studenti e del personale scolastico coinvolto”.
Edilizia scolastica “semplificata”
Il successivo articolo 223 è dedicato al tema, cruciale, dell'edilizia scolastica. Si tratta per lo più di una semplificazione delle procedure, così spiegata nella relazione illustrativa: “La proposta normativa intende semplificare le procedure di approvazione e di autorizzazione dei mutui BEI a valere sulla programmazione triennale nazionale. La norma prevede, infatti, che tutte le eventuali variazioni ai singoli interventi siano disposte, invece che con decreto interministeriale, con il solo decreto del Ministro dell’istruzione, sentito il Ministero dell’economia e delle finanze per eventuali profili di carattere finanziario”. Tra le altre semplificazioni previste dal decreto, c'è “la possibilità di concedere anticipazioni agli enti locali anche nell’ambito della procedura dei c.d. Mutui BEI, per garantire in questa delicata fase emergenziale la liquidità necessaria sia agli enti locali sia alle imprese”. Semplificate anche “le procedure di pagamento in favore degli enti locali per interventi di edilizia scolastica durante la fase emergenziale da Covid-19. Infatti, si prevede che per tutta la durata dell’emergenza gli enti locali siano autorizzati a procedere al pagamento degli stati di avanzamento dei lavori anche in deroga ai limiti fissati per gli stessi nell’ambito dei contratti di appalto”.
Sostegno al sistema integrato 0-6 anni: + 80 milioni
L'articolo 224 dispone che il fondo per il sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni (decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65) sia incrementato, per l’anno 2020, di 15 milioni di euro, “anche in conseguenza dell’emergenza causata dalla diffusione del Covid-19”. E “al fine di assicurare la necessaria tempestività nell'erogazione delle risorse, al riparto del fondo di cui al comma 1, solo per l’anno 2020, si provvede, previa intesa in Conferenza unificata, con decreto del Ministro dell'istruzione”.
Non solo: “Ai soggetti che gestiscono in via continuativa i servizi educativi e alle istituzioni scolastiche dell'infanzia non statali di cui all'articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, è erogato un contributo complessivo di 65 milioni di euro nell'anno 2020, a titolo di sostegno economico in relazione alla riduzione o al mancato versamento delle rette o delle compartecipazioni comunque denominate, da parte dei fruitori, determinato dalla sospensione dei servizi in presenza a seguito delle misure adottate per contrastare la diffusione del Covid-19”.
Sistema informativo: 10 milioni
L'articolo 225 autorizza la spesa di 10 milioni, per gli anni 2020 e 2021, al fine di realizzare “un sistema informativo integrato per il supporto alle decisioni nel settore dell’istruzione scolastica, per la raccolta, la sistematizzazione e l’analisi multidimensionale dei relativi dati, per la previsione di lungo periodo della spesa per il personale scolastico, nonché per il supporto alla gestione giuridica ed economica del predetto personale anche attraverso le tecnologie dell’intelligenza artificiale e per la didattica a distanza”.
Fondo per l'emergenza epidemiologica presso il Miur: 1 miliardo
Infine, l'articolo 225 bis istituisce il “Fondo per l'emergenza epidemiologica da COVID-19” presso il ministero dell'Istruzione, con lo stanziamento di 400 milioni di euro nel 2020 e di 600 milioni di euro nel 2021. “Il fondo è ripartito con decreto del ministro dell'istruzione, con l'unico vincolo della destinazione a misure di contenimento del rischio epidemiologico da realizzare presso le istituzioni scolastiche statali”.
Chiara Ludovisi