Sasso. Mamme, lavoratrici e... catechiste: non si sono perse d’animo per accompagnare i figli. Ma non solo
Siamo un gruppo di mamme di Sasso, un piccolo paese che fa parte dell’unità pastorale di Gallio. Non siamo solo mamme, ma anche lavoratrici e oggi anche catechiste dei nostri figli.
È un impegno importante, difficile, è un mondo a cui non siamo abituate, non abbiamo studiato teologia, non siamo insegnanti. È stata una bella sfida iniziata per caso. Ci siamo ritrovate nel ruolo di catechiste e abbiamo preso questa decisione per un fine comune: che i nostri figli ricevano i sacramenti in modo consapevole. Quale modo migliore se non quello di essere noi l’esempio dell’impegno cristiano? Molte volte abbiamo avuto paura, incertezza, e abbiamo ripercorso i ricordi della nostra infanzia: tutti belli!
In questo tempo difficile – a causa del Covid 19 – ci siamo reinventate il nostro essere catechiste addentrandoci in un cammino, potremo dire, sconosciuto. Per noi è tutto nuovo e la strada da percorrere è incerta: non è per nulla facile trovare una collaborazione tra noi, poiché ci sono tante emozioni che ci travolgono, a volte ci sentiamo vicine e allo stesso tempo lontane, a volte litighiamo, a volte abbiamo pensato di mollare a volte ci siamo dette: ma chi ce lo fa fare? Abbiamo avuto parecchi momenti no, l’incertezza cresceva, la paura di non essere all’altezza, ma poi tutte le domande e le paure ci riportavano a un’unica domanda: come sarebbe la nostra vita senza la fede in Dio? E assieme abbiamo risposto: vuota. E così ci siamo rimboccate le maniche e ci siamo inventate il “nostro catechismo”, giusto o sbagliato non lo sappiamo... Abbiamo unito le idee e suggerimenti di ognuna cercando il modo migliore di testimoniare ai nostri figli la fede in Dio. Abbiamo parlato loro di Gesù a tavola, in famiglia, per gioco, un nuovo tipo di catechismo che è stato illuminante! Dicevamo... lo facciamo per i nostri figli per il desiderio che ricevano i sacramenti. Ma anche noi avevamo bisogno di riscoprire qualcosa che avevamo accantonato, abbiamo ritrovato una certezza che va al di là delle parole, delle prediche in chiesa e ci stiamo riuscendo.
Questa esperienza, di riscoperta della fede in Dio, ha risvegliato il nostro amore per la vita, e l’avventura della catechesi in famiglia ci ha permesso di assaporare il gusto di stare assieme e di parlare di Gesù come genitori, forse anche per la prima volta, e per assurdo il Covid-19 è stato un’opportunità! Oggi vogliamo essere testimoni della nostra fede, con una forza che non sapevamo di avere. Siamo entusiaste, cariche di vita e speranza e... anche questo è un segno, e come si suol dire: le vie del Signore sono infinite! E visto che il suo amore si manifesta sotto varie forme possiamo confermare che ci ha travolto come un fiume in piena, ricche dentro e fuori, e ogni volta che anche per un secondo ritorna la paura ecco accendersi la fiamma che ci fa ritornare la voglia di fare, fondamentale il sostegno, la complicità creata tra di noi, chi l’avrebbe mai detto che dalla polvere sarebbe nata una stella?