Religione e falsi miti. Ecco quanti sono i musulmani in Italia
Il tema dell'Islam è tornato in auge dopo il caso che ha coinvolto Saman Abbas. Stando ai dati, negli ultimi anni, la presenza in Italia è cresciuta: in tutto riguarda 2,7 milioni di persone. Ma i cristiani sono la maggioranza, anche tra le comunità straniere. L'ananlisi in uno studio di Openpolis
Con il caso di Sama Abbas, la ragazza pakistana scomparsa a Novellara, che si ipotizza sia stata uccisa dai familiari, si è tornato a parlare di Islam in Italia. C’è chi sostiene che sia in corso un’invasione, chi che questa religione non sia compatibile con la cultura italiana. Il problema della radicalizzazione dei giovani e la questione della libertà religiosa, ne fanno un tema molto complesso. Ma qual è la dimensione reale della comunità islamica in Italia? A fotografare la situazione è un’indagine realizzata da Openpolis.
Analizzando il panorama religioso italiano l’organizzazione sottolinea come questo stia diventando sempre più variegato. “La variazione non è solo quantitativa (le confessioni praticate in Italia hanno visto un aumento continuo negli anni), ma anche qualitativa, nel senso che le varie religioni si sono sovrapposte tra loro e influenzate. In parte per via di questa complessità, in parte per la difficoltà nel definire con precisione l’appartenenza religiosa delle persone (considerate anche le differenze tra credenti e praticanti), i dati su questo argomento non sono quasi mai di facile elaborazione e possono variare in base alle fonti che si utilizzano” si legge nel report. Secondo il Pew Research Center, l’Italia è all’80,8% cristiana. Al secondo posto per appartenenza religiosa figurano i non affiliati (atei e agnostici, insieme più di 8 milioni) e poi i musulmani. Questi sono circa 2,7 milioni, ovvero il 4,9% della popolazione residente in Italia. Questo dato comprende sia i cittadini italiani sia quelli residenti con cittadinanza straniera. In quanto a componente musulmana della popolazione, l’Italia si posiziona al di sotto della media europea, pari al 6,8%.
Secondo il centro di studi e ricerche Idos l’islam non è la religione più diffusa. Anche tra gli stranieri, che nel 2020 costituiscono l’8,4% della popolazione residente in Italia, il cristianesimo è la prima tra le religioni di appartenenza. Si tratta, in particolare, di cristianesimo ortodosso, che è la confessione dominante in alcuni dei principali paesi di provenienza degli stranieri residenti in Italia – Romania ed Ucraina in maniera particolare. Tre quarti dei cristiani non italiani, ma residenti nel nostro paese, provengono da paesi del continente europeo. Parliamo della quasi totalità degli ortodossi in Italia. Tra i cattolici, invece, altri gruppi importanti provengono da Perù, Ecuador, Filippine e Nigeria.
L’Islam si posiziona al secondo posto come religione più diffusa tra gli stranieri. In questo caso si tratta soprattutto di cittadini nordafricani (e in particolare marocchini), seguiti da persone provenienti da paesi del continente europeo (in primo luogo albanesi, seguiti da moldavi e kosovari) e poi da cittadini asiatici (in particolare originari di Bangladesh e Pakistan).